SERENO, Villaggio

SERENO, Villaggio

Complesso urbanistico sorto in due riprese, nel 1960 e nel 1966 tra le vie Flero, Labirinto e l'autostrada Milano-Venezia, con le vie 1ª - 3ª - 5ª - 7ª - 9ª - 11ª - 13ª - 15ª e le traverse 2ª - 4ª - 6ª - 8ª - 10ª - 12ª - 14ª - 16ª - 18ª - 20ª. Comprende più di duemila alloggi. Il primo lotto più a S costituì la quarta realizzazione (dopo i Villaggi Violino, Badia e Prealpino) dei Villaggi poi detti Marcolini, dall'ispiratore p. Ottorino Marcolini. Il nome viene da una versione al maschile del titolo "Cooperativa Serena" che costruì parte del Villaggio. Secondo la tipologia dei Villaggi Marcolini, le case o villette sono disposte lungo un reticolo di vie in senso Est-Ovest e di traverse in senso Nord-Sud, vie e traverse solo numerate. La via settima divide in due il Villaggio Sereno I e Sereno II e segna i confini di due distinte parrocchie: S. Filippo Neri a S e S. Giulio prete a N.


Il primo piccolo nucleo, costruito a S, ora ad angolo fra l'autostrada e le vie Flero e Labirinto, chiamato Sereno dalla Cooperativa "La famiglia Serena", fu inaugurato nel 1963. Il nome venne esteso poi nel 1967 a tutto il Villaggio distinto solo per ordine di costruzione in Sereno I e Sereno II. Nell'area sulla quale venne eretto il Villaggio vi erano esistite nei secoli precedenti alcune ville fra le quali Villa Di Rosa o Rose, della famiglia della santa, già Villa Luzzago, ora Biglione di Viarigi, un'altra casa Di Rosa, una Villa Porcellaga, un nucleo rurale chiamato nell'800 genericamente "Le Case", il Luoghetto (su via Flero), il cascinale detto la Levata, all'imbocco di via Codignole, ecc.


Nell'autunno 1961 veniva posta la prima pietra dell'edificio scolastico (asilo e scuole elementari) ed eretta la cappella provvisoria. Nell'autunno 1962 il Villaggio era in grado di ospitare 600 famiglie con i servizi necessari. Nel Villaggio Sereno I venne costruita nel 1964 una chiesa dedicata a S. Filippo Neri, nel Villaggio Sereno II nel 1969 una chiesa intitolata a S. Giulio prete per ricordare îl cardinale parroco p. Giulio Bevilacqua. Intorno alle due chiese si raggrupparono le due distinte comunità parrocchiali. Il 5 gennaio 1967 veniva inaugurata la Scuola Materna "Giuditta Alghisi Montini". In dieci anni furono costruiti la Chiesa, l'oratorio maschile e femminile, la scuola materna, il cinema, aule di catechismo, campi sportivi, il ritrovo delle ACLI, la casa del curato e da ultimo la canonica e gli uffici parrocchiali. Nel 1970 venne fondata la Fraternità Francescana chiusa nel 1976. Nel 1974 veniva costruito l'edificio delle scuole elementari di 18 aule per ospitare 450 alunni. Il 20 novembre 1981 venne inaugurata la biblioteca. A p. Marcolini il 4 dicembre 1988 venne dedicato un cippo. Nel 1991 veniva, su progetto dell'arch. Mario Speziano, edificato nella Traversa XII un centro socio culturale inaugurato il 23 maggio 1993. Nel 1995 vi veniva collocata la sede della Cooperativa Radiotaxi Brescia. Attivo il gruppo pensionati, il gruppo di "Videoamici". Nel 1986 veniva costituita la Cooperativa "La Mongolfiera" per handicappati. Interessante la meridiana dipinta sulla sua casa da Franco Uberti. Attivi il Centro musicale "Mario e Claudio Terroni" dedicato a due fratelli periti la vigilia di Pasqua 1977 in un incidente stradale, con orchestra fondata e diretta da Dorina Frati; la filodrammatica "San Filippo Neri", il gruppo Scout, il Collettivo comunista, il circolo micologico, il gruppo ceramica e, poi, le polisportive oratoriali, l'Anspi, le Acli, il gruppo Astrale e tanti altri, un gruppo spontaneo di giovani dell'oratorio che, guidati dal parroco di San Giulio, don Giovanni Marchina, si sono impegnati all'interno del carcere di Verziano.


Nel Villaggio è stata conglobata la villa settecentesca dei Di Rosa. Come ha sottolineato Fausto Lechi ("Dimore bresciane"): «la pianta del fabbricato si distacca dal solito schema, bresciano, e invece ricorda molto le ville del Veneto. Tipicamente venete sono la galleria pedonale al piano terreno, che corre da un lato all'altro della villa e l'assenza del portico, verso mezzodì. Un bello scaloncino con ringhiera in ferro battuto si apre a ponente della galleria e belle porte sagomate si affacciano ai piani. Interessante è un'alcova lunga lunga che si trova sulla galleria e che conserva tracce delle decorazioni settecentesche e le ante che chiudevano il vano del letto matrimoniale. La facciata, in assenza del portico, è più sobria del solito, ma non manca di una signorile distinzione col suo timpano, il bel portalino in pietra sormontato da un balcone in ferro battuto e quelle strane finte finestre che affiancano quelle reali. Passata in eredità dai Di Rosa ai Cantoni Marca per il matrimonio di Camilla q. Clemente di Rosa col conte Cantoni Marca di Mantova, la villa venne venduta con il terreno adiacente alla Cooperativa Famiglia Serena che poi la rivendette ai nob. Biglione di Viarigi che la restaurarono con particolare gusto».




PARROCCHIA DI S. FILIPPO NERI. La chiesa fu costruita su progetto dell'ing. Pierluigi Buizza, inaugurata il 25 ottobre 1964 e benedetta il 29 ottobre 1976. Il complesso parrocchiale è completato dall'oratorio, la canonica, il cinematografo e alcune strutture sportive. Dal 1969 si tiene il "Quinquennio" mariano.


PARROCI: Tomaso Tomasoni (1964-1996), Alfredo Scaratti (dal 1996).




PARROCCHIA DI S. GIULIO PRETE. La chiesa venne eretta su progetto dell'ing. Mario Moretti e dell'arch. Pino Arrivabene e fu inaugurata il 28 giugno 1969. In cemento armato e capriate in ferro, è ad una navata con dimensioni di m. 32x21, alta circa 17 m. In facciata è posta una grande vetrata. Nel presbiterio campeggia una grande croce con vetri di colore rosso. Sulla parete di fondo vi sono 12 finestrelle di colore blu. Le vetrate sono opera della ditta Bontempi su disegno di Oscar Di Prata. Un crocifisso del XVI sec. posto nel presbiterio, un bassorilievo raffigurante la Madonna in trono e due sante del sec. XVI sulla parete della navata, le formelle della Via Crucis e il fonte battesimale datato 1940 provengono dalla vicina chiesetta di S. Faustinino. Il centro parrocchiale comprende la canonica, le aule catechistiche e alcune attrezzature sportive.


PARROCI: Giovanni Marchina (1966-1980), Franco Lanfranchi (1980-1988), Angelo Zaninelli (dal 1988-1997), Alessandro Braghini (dal 1997).