SCOVOLA
SCOVOLA (in dial. Scùola, Scúfola)
Località (m. 78 s.l.m.) e cascina a 4 Km. da Ghedi, verso O. Forse da scopillo o scòpo, nome volgare dell'erica scoparia. Sorgeva in area sterile e infeconda. Un importante insediamento (databile fra il I ed il III secolo d.C.) esisteva sicuramente nei pressi della Scovola, sul confine Leno-Ghedi ove nel 1895 e nel 1897 in sette tombe romane si rinvenne una grande quantità di suppellettili di qualità molto alta, fra cui monete, monili, ampolle e vasetti di vetro, oggetti di argilla, un cammeo, conservati al Museo Romano di Brescia. Il numero delle sepolture, anche se non ci autorizza a credere ad un grosso insediamento, è pur sempre indicativo di un vicus o di una villa padronale, proprietà di ricchi coloni che dovevano condurre il proprio fondo con l'aiuto dei servi e degli schiavi. In grave decadenza, e ridotta quasi ad una landa o giuncaia nel 1880 venne acquistata dai fratelli De Giuli che in venti anni la bonificarono e la trasformarono in una azienda moderna. Nel 1904 erano stati dissodati 200 piò circa e la bonifica continuava ancora nel 1925. Più recentemente l'azienda, acquistata da Luigi Lucchini, venne trasformata in un'azienda zootecnica di alta specializzazione. Nel 1945 venne costruita una chiesetta dedicata alla B.V. ed assicurata una solerte assistenza pastorale.