SALA Rosa

SALA Rosa

Di Brescia. Sec. XX. Da domestica diviene allieva all'Accademia. Appassionata alla pittura, a diciannove anni, incoraggiata da Carlo Carrà, si iscrive infatti alla «Carrara» di Bergamo dove è accolta a pieni voti. Nella città orobica la ospita una piccola congregazione di suore; la prima apparizione in città risale al 1968, presso la «Galleria S. Michele». Quando Rosa Sala torna a Brescia, nel 1974, ove espone sue opere alla Galleria 23 di viale Stazione, il quotidiano locale così si esprime: «È una cara sorpresa quella d'un nuovo poeta tra i propri cittadini. Rosa che i casi del vivere hanno portato per imprevisti cammini lontano dalla sua città natale, ritorna ora avvolta nel clima della sua nuova patria, l'Olanda. Clima misto di fiaba e di magia, tipicamente nordico». Dall'astrattismo cubisteggiante delle sue prime prove è giunta ad un racconto più diretto con immagini vivide e delicate, ironiche e fiabesche, gustose ed allusive; dense di significato e di riflessione... di moralità. Immagini affidate a grandi e rozze tavole di legno, create per il gioco di veline ricomponenti «trasparenze e veli aerei come brume, tra i quali emergono, quasi apparizione, dai colori intensi e cupi e vividi insieme, i motivi poetici». Dopo d'allora, di Rosa Sala nulla più si sa dire.