RAZONE (2)

RAZONE (in dial. Rasù)

Località ed ampio caseggiato a m. 964 s.l.m. a N di Sasso, nelle pertinenze del Comune di Gargnano. Forse dal dialetto "ravasù" sinonimo, nel dialetto del luogo, di sterpeto. Come Ravazono è citato in documenti del sec. XII. Tradizioni locali vogliono che ivi esistesse una dipendenza del Convento francescano di Gargnano, per ricavarne prodotti agricoli con allevamento di bestiame, legnami per riscaldamento e soprattutto per le strutture lignee a copertura dei numerosi agrumeti della zona, palami per le viti ecc. Il caseggiato costruito nel sec. XVI contiene un vasto refettorio, una sequela di celle, una grande cucina con enorme camino, forno, cisterna e ghiacciaia per la distribuzione del ghiaccio ai malati o indigenti del luogo nel periodo estivo. In seguito ai Decreti per la confisca dei beni ecclesiastici sotto il dominio veneto, il fabbricato venne acquistato nel 1542 dai Baroni Della Zuanna che nel 1684 costruirono la chiesa dedicata al S. Nome di Maria. Nel 1705, una lapide nella cappella testimonia che il Barone Gio Battista Della Zuanna, Ciambellano di Corte, terminò la costruzione della chiesa votiva, per la vittoria della città di Vienna contro le armate turche che minacciavano la sicurezza europea e la civiltà cristiana. Da allora, la devozione andò crescendo, come lo attestano i numerosi ex-voto di mani semplici, rozze quali espressioni di fede dei montanari. Nel 1746 la famiglia dei conti Bettoni di Bogliaco, che possedeva nelle adiacenze vaste estensioni di terre e di boschi, ampliò le sue proprietà acquistando dal Conte Gio Andrea Becelli Della Zuanna, veronese, lo stabile di Razone. Da allora, la suddetta famiglia utilizzò il vasto caseggiato come luogo di villeggiatura e soprattutto nelle stagioni autunnali per la caccia, costruendo roccoli, sistemi di cacciagione alla selvaggina, oltreché sviluppando le produzioni agricole (latticini, formaggi, castagne, miele ecc.).