RAVASIO Giovanni Fernando

RAVASIO Giovanni Fernando

(Brescia, 25 febbraio 1910 - Provaglio Iseo, gennaio 1938). Cesellatore e scultore. Figlio di un fornaio di via Quinzani a Brescia, era cagionevole di salute e fu il primo a ricevere da un amico la prima trasfusione di sangue nell'Ospedale dei bambini. Negli anni 1923-1928 frequenta l'Istituto professionale "Moretto", sotto la guida del prof. Pilera, meritando dapprima alte votazioni e, nel 1927 e 1928, medaglie d'argento e d'oro accompagnate da libretto di risparmio offerto dalla Cassa di Risparmio delle Province Lombarde. Pur continuando a lavorare nel panificio della famiglia, si dedicò nelle ore libere al cesello avvantaggiato dall'abilità ed accuratezza nel disegno sia di ornato che di figure. Riccardo Lonati ricorda opere ormai «difficilmente reperibili: vassoi, vasi per fiori, piatti ecc., dalla minutissima e intensa raffigurazione resa con buona perizia tecnica, come il piatto in rame argentato finemente sbalzato e tramato che nel 1935 fu inviato a esponente di casa reale. Non trattenuta, l'opera fu tuttavia elogiata e compensata con dono di aurei gemelli da polso». Sollecitato da amici e particolarmente da Mario Gatti affrontò anche la scultura, in poche opere ma di notevole fattura, come scrive il Lonati, come il busto della figlia giovinetta.