RAPUZZI Franco

RAPUZZI Franco

(Brescia, 17 agosto 1937 - 6 marzo 1993). Di Luigi e di Francesca Bodini. Di famiglia di origini cremonesi che aveva aperto in via Bonomelli un'azienda per la lavorazione di lane d'Angora a ciclo integrale, dopo le scuole medie venne assunto a "La Scuola Editrice" come apprendista fotografo. In seguito frequentò un corso di fotografia e arte grafica presso la Rizzoli a Milano. Appassionato fotografo, assolto il servizio militare come alpino nella Julia, apriva un negozio a S. Eufemia della Fonte. A partire dalla collaborazione instaurata nel 1965 con i Civici Musei, per la mostra del Romanino, sviluppa la sua attività professionale in particolare con istituzioni pubbliche nella sistemazione dell'archivio fotografico dei Civici Musei e collaborando alle grandi mostre come quelle del Volto storico di Brescia, del Ceruti, del Moretto e del Savoldo e ai relativi cataloghi. Collabora anche con case editrici del settore artistico e con grandi musei stranieri. Oltre ad illustrare grandi opere ("Le Dimore bresciane" di Fausto Lechi, "Arte in Valcamonica" di Panazza, Bertolini, ecc.), nel 1970 concepisce l'idea di un Archivio del patrimonio artistico bresciano fino a raccogliere duecentomila lastre di catalogazione artistica, e duemila di storia della fotografia bresciana, lavorando anche alla sistemazione dei reperti di vecchi maestri (Rossetti, Tagliaferri, Bravo, Bragadina, ecc.). Appassionato naturalista e soprattutto entomologo, ha studiato soprattutto i lepidotteri diurni del territorio bresciano lasciando al Museo di scienze naturali una collezione di 300 scatole entomologiche per oltre 5 mila esemplari. Alla sua memoria venne dedicata nell'ottobre 1994, aperta da Tiberio Quecchia e Silvano Baresi, una via nella parete O di Cima Tosa nel gruppo del Brenta. Nell'ottobre 1994 gli venne dedicata una mostra intitolata "Immagini come farfalle". Ha pubblicato un saggio sulle farfalle diurne dell'alta Valcamonica e ne stava apprestando un altro sui lepidotteri dell'alta Valtrompia.