PAGANUZZI Ettore

PAGANUZZI Ettore

(Carpaneto Piacentino, 14 febbr. 1899 - Brescia, 20 ott. 1980). Di Luigi e di Edvige Molinelli. Ottavo di quattordici figli, rimasto orfano di padre a undici anni, entrò a quindici anni nel collegio Alberoni di Piacenza, frequentando poi il liceo (1915-1917). Chiamato alle armi non ancora compiuti i 18 anni, frequentò il Genio dell'Accademia di Torino, dalla quale uscì sottotenente. Mandato sul Montello e sul Piave, costruì con i suoi soldati un ponte sul quale passarono i reparti che raggiunsero Vittorio Veneto. Fu decorato della Croce al merito di guerra. Nel 1919-1920 fu impiegato in zona di guerra tra Fiume e la Jugoslavia. Ancora militare, da autodidatta conseguì la maturità classica. Iscrittosi all'università, si laureò all'età di 22 anni presso la Facoltà di Lettere di Bologna, conseguendo nel 1936 una seconda laurea in Filosofia all'Università Cattolica di Milano. Fu insegnante di lettere a Treviso (dall'ottobre 1922 al 1927, presso il collegio Pio X), a Pordenone (1927-1932), a Brescia nel Collegio Arici (1932-1936). Militante, attivista nell'Azione Cattolica dal 1922, fece parte della F.U.C.I. di Bologna, di Treviso e di Pordenone. Fece inoltre parte e fu promotore di iniziative in campo educativo e caritativo. Fondò a Pordenone la Società di S. Vincenzo de' Paoli e fu poi molto attivo nella Conferenza di Brescia. Nel 1937 ottenne l'abilitazione all'insegnamento di storia, filosofia e pedagogia, insegnò presso l'Istituto Madri Canossiane e dal 1936 al 1954 fu ordinario di storia e filosofia al Liceo Arnaldo di Brescia. Chiamato alle armi, partecipò alla seconda guerra mondiale, congedandosi col grado di Tenente Colonnello. Partecipò alla Resistenza e fu tra i fondatori della Democrazia Cristiana con la tessera n. 1. Ripreso l'insegnamento all'Arnaldo, nel 1954 fu nominato preside del Liceo Scientifico "Annibale Calini". Posto in pensione il 30 settembre 1969, fu insignito della medaglia d'oro. Studioso di problemi pedagogici, partecipò a numerosi convegni e fu ricercato conferenziere in tutta Italia, specie sui problemi della famiglia e dell'educazione sessuale, nei quali si distinse per la novità di pensiero e di metodo. Fu membro attivo di "Paedagogium". Fin dal primo dopoguerra collaborò a "La Fionda", a "Rivista dei giovani" e a "Studium". È stato membro di redazione della rivista "Educazione", di "Scuola e clero" (1933), "Gioventù Italica" (1933-1934), "Supplemento Pedagogico a Scuola Italiana Moderna" (1937), "Bel mondo" (1949), "Eco di Bergamo" (1951). Pubblicazioni: "Purezza e pubertà, contributo all'educazione sessuale" (Piacenza, Alberoni, 1924; Brescia, La Scuola ed. 1943; ibidem 1944, 496 pp., 1948, 1950, 1963); "Introduzione all'amore", (Roma, A.V.E., 1944); "La purezza nella educazione dei figli" (Roma, A.V.E. 1938).