MARINI (2)

MARINI (Aniceto) Bruno

(Bagnolo M., 6 luglio 1921 - Brescia, 20 giugno 1973). Di Federico. Compì gli studi a Lonato dove il padre fu pretore, e poi a Brescia e già studente liceale con Sandro Bonicelli, Mario Cassa e altri partecipò alla vita culturale bresciana. Nel 1941 collaborò al "GUF XIX". Nel 1943 collaborava con racconti al "Popolo di Brescia". Laureatosi in giurisprudenza a Pavia nel nov. 1943, fece per qualche mese pratica forense nello studio dell'avv. Giuseppe Castelletti. Partecipò alla lotta di Liberazione e nel 1945 entrò per indicazione del P.C.I. nel "Giornale di Brescia" nel quale si distinse fra i migliori giornalisti, diventando capo del servizio agli interni ed esteri, e poi come inviato speciale, elzevirista e cronista giudiziario. A lui si deve la preparazione del secondo quotidiano bresciano "Bresciaoggi". Fu collaboratore del "Corriere della Sera", del "Corriere di Informazione", di "Madre" (con lo pseudonimo di Marina Marini), di "Voce del Popolo", di "BS" (con la rubrica Marini flash), di Quaderni di cultura e politica ecc. Ebbe premi letterari e televisivi fra cui il "Saint Vincent" per il giornalismo, per i servizi sull'America. Pubblicò raccogliendo suoi reportages: "Primo non avere fame 30.000 km." (Bologna, Cappelli 1958); "Albania oggi" (Ib. 1964); "Cinema per noi" ecc. Alla sua memoria venne dedicata una Fondazione pro ricoverati dell'Ospedale psichiatrico e il "Premio Fraternità" istituito dalle Opere Assistenziali Brasiliane e assegnato la prima volta il 23 dic. 1973.