EMIGLI Lelio

EMIGLI Lelio

(Borgo S.Giacomo, 1684 - Bedizzole, 7 luglio 1770). Di Andrea, nobile. Cresciuto in un ambiente molto religioso compì gli studi a Brescia, forse nel monastero benedettino di S.Faustino. A 14 anni fu sotto la direzione del dottissimo abate benedettino p. Cipriano Benaglia. Coltivò le lettere, diede alcuni saggi di poesia, ma soprattutto si dedicò allo studio del Diritto canonico e delle Leggi civili nel Collegio Ecclesiastico di S.Eustacchio e poi nella scuola superiore di giurisprudenza tenuta dai Padri della Pace. Qui ebbe come direttore spirituale ..... che lo avviò al sacerdozio preparandolo nell'ambiente filippino a una pietà profonda, robusta e serena. Ordinato sacerdote si dedicò agli studi ed all'insegnamento privato ed ebbe tra gli altri allievo prediletto il nob. don Faustino Bocca che divenne insigne giurista. Resasi vacante, nel maggio 1718, la parrocchia di Bedizzole, vi venne proposto da p.Martinengo al vescovo come arciprete e nominato il 21 agosto 1718. Governò la parrocchiale per ben 52 anni con zelo e intelligenza. Fu predicatore distinto e il card. Querini lo volle predicatore in Duomo e nel santuario dei Miracoli in occasione di funzioni penitenziali. Volle per Bedizzole una nuova grandiosa chiesa parrocchiale e svolse un lavoro immenso vivendo da povero. Clero e popolo vollero che fosse ritratto da Antonio Dusi e gli eressero la tomba al centro del presbiterio. Orazio Chiaramonti disse le sue omelie "condite di maschia eloquenza". Appartenne alla Accademia Ecclesiastica e si distinse nella poesia di cui rimasero tracce a pag. 98 nell'"Antichità e Purità della Fede" raccolte da Jacopo Capitanio (Brescia, Rizzardi, 1715). L'ab. Chiaramonti recitò e stampò nel 1770 l'orazione funebre.