CANTI Giovanni Vincenzo
CANTI Giovanni Vincenzo
Sec. XV XVI Di Manerbio. Umanista e verseggiatore. Fu forse nipote o almeno allievo di Daniele Cereto al quale dedicò un epitaffio. Amico del Patengola visse probabilmente nel clima della riforma cattolica e nel cerchio di S.Angela Merici. Sue poesie latine col titolo generico di "Carmina" dedicate ad Antonio Galvano, a Caldimerio Parabeato, a Girolamo Patengola, all'Imperatore Massimiliano per la pace, a Girolamo Gavardo, podestà di Orzinuovi, ad Agostino Cocciano, a Giustino Lazzarini, a Ottaviano Pantagato, a Ippolito Martinengo, ecc. I suoi versi sono ispirati alla lirica catulliana, con accostamenti alla natura e a volte sono alimentati da una ironia che rende più amaro e pungente il testo. Un suo "Epitaphium Danielis Cereti" si trova nelle "Notizie intorno alla vita e agli scritti del Cereti" di Giovanni Maria Mazzucchelli. V. Mazzucchelli.