CALVAGESE della Riviera

CALVAGESE della Riviera (in dial. Calvages, in lat. Calvagesis)

Centro agricolo ed ora in via di decisa industrializzazione, situato sulle propaggini occidentali della cerchia morenica del lago di Garda, sulla sinistra del Chiese. L'abitato si adagia su alture leggere e digradanti così da dominare l'ampia vallata del Chiese. Ha due frazioni principali: Carzago a SE e Mocasina a SO. Si trova a 225 m.s.m., ha una superficie di 11,60 Kmq, gli abitanti (calvagesini): 1654 nel 1861, 1673 nel 1871, 1703 nel 1881, 1916 nel 1901, 1967 nel 1911, 2138 nel 1921, 2106 nel 1931, 2000 nel 1936, 1958 nel 1951, 1933 nel 1961, 1751 nel 1971 (fam. 524, maschi 892, femm. 859, pop. attiva 716 di cui add. all'agir. 166 a altre attivata 5501. Pur essendo per alcuni dubbia (anzi il Maffei la taccia come falsa) la lapide trovata a Calvagese e portata a Brescia nel 1798 sembra che il nome Calvagese sia stato derivato dal nome personale Calvasius. Ebbe castello fin dal sec X, costruito forse durante le invasioni ungare. Segno anche questo del persistere o del risorgere di una comunità sia pur piccola. Il castello viene ricordato in una "commutatio terrarum" fra il Vescovo di Brescia Adalberto e il vescovo di Cremona Adelrico. Di una investitura di beni "in Pegorari" di Calvagese si trova menzione in un documento dell'archivio del monastero di S.Giulia. Altri beni compresi il castello invece, venivano infeudati al monastero di Leno da Enrico VI, già appartenenti ai Poncarali e precisamente a Ugone. Nel 1175 un Mauro de Cavesesio diventava console di Brescia. Nel 1298 il piccolo comune di Calvagese (o com'è chiamato nei documenti del sec. XIII di Cavaxesio o Calvazegi) contribuì per ordine del vescovo Berardo Maggi alla costruzione degli argini del fiume Chiese. In una investitura del 2 giugno 1342, viene ricordata la chiesa di S.Giorgio (oggi a Mocasina) edificata nel territorio di lvasesio. Nel luglio 1387 Calvagese aveva 18 fuochi (comunità di famiglie) in confronto dei 20 di Bedizzole, degli 8 di Desenzano e dei 6 di Carzago. Edifici del sec. XV esistevano fino al secolo scorso fra cui uno recante i nomi di "Magister Demaneco Verer e Maistro Michel de M.". Il nome di "Magister Girolem de Calvages" è scolpito sulla pila dell'acqua santa. Il che significa forse l'esistenza di una cava di pietra in luogo, o se non altro di una certa attività artigianale. Nel 1517, 1531, 1588, Brescia cercò di alimentare tentativi di separazione dalla Magnifica Patria. Nel 1532 il comune si unì ad altri, attraverso Leonardo de Laudis e Costanzo de Costantini, per costituire un Provveditorato distinto da essa con un podestà bresciano. Analogo tentativo veniva compiuto, sempre senza esito, nel 1589. Momenti difficili Calvagese visse nel 1705 quando nel maggio truppe francesi saccheggiarono tutto il territorio. Il vecchio castello già in disuso nel sec. XVI, ospitò invece fino al 1846 la sede del municipio. Nel 1724 Calvagese nominava suo protettore Pietro Zen, procuratore di S.Marco. Calvagese ha belle ville fra le quali eccelle quella dei nob. Da Ponte poi Sertoli, elegante costruzione settecentesca, ricca di quadri e l'altra dei Lanfranchi che nella cappella custodisce una bella tela di Santino Cattaneo. La parrocchia si andò formando autonomamente nel sec. XIV, separandosi dalla pieve di Pontenove. Sorse in tale secolo una nuova chiesa dedicata a S.Pietro che fu poi matrice della chiesa di Mocasina. Nel 1742 la chiesa parrocchiale venne in gran parte rifatta con l'innalzamento del coro, la copertura a volto della navata, rifacimento delle navate laterali e la costruzione della sagrestia. Vi dimorarono i Serviti di S.Alessandro che officiarono la chiesetta poi annessa alla villa Da Ponte (ora asilo). In tale oratorio privato esiste ancora un affresco del sec. XV. Si deve al parroco don Paolo Pizzochero l'apertura di un asilo che ha trovato, grazie al suo successore don Andrea Tonni nuova sistemazione nel 1973 nella ex villa Da Ponte, grazie alla munificenza (testamento 30 maggio 1970) della signora Giulia Sertoli Da Ponte. La chiesa parrocchiale conserva affreschi antichi fra cui nella navata di sinistra una Madonna in trono con Bambino e tre santi datato 1472 (2x3) sulla lesena della controfacciata, un S.Stefano quattrocentescoc 1,20x50) sulla controfacciata un Battesimo di Gesù 2,10x2,20) cinquecentesco. La chiesa è stata poi ecorata da Vittorio Trainini (S.Giovanni Battista, S.Giuseppe, Martirio di S.Pietro, consegna delle chiavi) e arricchita da vetrate della ditta Bontempi. Contiene bei quadri fra cui sull'altare maggiore S.Pietro in cattedra di scuola veneta (olio su tela di 3,3x2,10.) una Madonna con Bambino (olio su tela 100x90) di scuola romaniniana, i Misteri del Rosario (olio su tela 2x1 datato 1743), navata di sinistra Deposizione di Lenone Veronese (olio su tela 2,20x1,90) e altri ancora. E' ricca anche di bei croficissi secenteschi, dí altari in marmo e in legno policromo di bei candelabri croci astili per lo più settecentesche. Nel 1893 la "Società per l'utilizzazione delle forze idrauliche per mezzo dell'elettricità" costruiva a Calvagese un impianto idroelettrico capace di produrre 500 cavalli da immettere nelle nascenti industrie bresciane. Venne poi rilevata dal Comune di Brescia nel 1906. Calvagese fornisce buon vino specialmente Groppello, Barbera, Sangiovese, Marzemino e Riesling. Nel 1972 è sorta a Cavalgese la Commissionaria Valtenesi, (COVAL) cooperativa fra lavoratori della terra di quattordici centri per l'allevamento e concimi ecc. Nel 1974 vi si è insediato uno stabilimento di macchine utensili, mentre altri stabilimenti sono sorti nella frazione di Carzago.


Parroci: Giovanni Mattei de Averoldis (28 marzo 1523-1589), Francesco De Bisistiis (20 febbraio 1589 - 1630), Innocenzo de Mandis (11 ottobre 1630 - 1650), Bernardino Lancellotti (20 luglio 1650 1690), G.B.Siviano (23 febbraio 1690 1722), Giacomo Benaglio (15 dicembre 1722 1756), Antonio Molinari (23 agosto 1756 - 1768), G.B.Bachetti (6 febbraio 1768 - 1799), Giusto Antonio Filippini (23 ottobre 1799 - 1806), Bernardino Ussoli (9 settembre 1806 - 1859), Giov. Maria Valdini(13 febbraio 1859 - 1864), Agostino Maifredi (21 novembre 1864 -1880), Antonio Trotti(9 dicembre 1880 --1891), Pietro Bianchi (20 novembre 1891 - 1897), G.B.Menici (29 novembre 1897 - 1908), Paolo Pizzocchero (13 aprile 1908), Luigi Poli (24 luglio 1828 - 31 agosto 1966), Andrea Tonni (1 ottobre 1966).