CALINI Barbara
CALINI Barbara
Sec. XVI Figlia del letterato conte Alvise e della nob. Antonia Ducco, e sorella dell'arcivescovo Muzio, dotata di bellezza e virtù, rimase vedova in età giovanile, non abbandonando più il suo stato e vestendosi poveramente. Si dedicò alle lettere ed è ricordata da artisti e letterati suoi contemporanei come Marco Bona, Levanzo da Guidicciolo, Bartolomeo Arnigio, G.A.Taglietti, Francesco Richini ed altri che la dicono dotata di moltissimo ingegno, colta in filosofia e, soprattutto, brava verseggiatrice. Francesco Agostino Della Chiesa (in "Teatro delle Donne Letterate", p. 94) afferma che la Calini compose sonetti e versi in genere dei quali alcuni stampati. Lo stesso sostiene il Rodella (in "Le Dame Bresciane per costumi e virtù eccellenti", p. 123 nella Bibl. Quer.) aggiungendo che le furono dedicati parecchi lavori letterari dall'Accademia degli Occulti ("Rime", Brescia, Vincenzo Sabbio, 1568) e dal Farsetti e da altri. Sue lettere furono raccolte dal Sansovino nella "Raccolta di lettere di valorose donne".