ALBERGHI

ALBERGHI

Uno dei primi alberghi bresciani fu quello del Gambero (v.), trasformazione probabile di un ospizio tenuto dagli Umiliati per i viandanti e pellegrini e in seguito, fino al 1465, ghetto degli ebrei. E' probabile che sia la più vecchia locanda e albergo di Brescia e fu al centro di rilevanti avvenimenti. Sembra che abbia ospitato anche Caterina Cornaro. Gli alberghi ebbero però notevole sviluppo dal 1700 in poi. Il più noto fu ancora il Gambero che, il 16 luglio 1796, ospitò il generale Napoleone Bonaparte e fu uno delle centrali giacobine per aver ospitato il gen. Luigi Lechi. Nel 1830 vi si fermarono Silvio Pellico e Andrea Tonelli, reduci dallo Spielberg. Sempre più frequentato dagli austriaci, fu poi disertato dai bresciani. Altri alberghi all'inizio del 1800 furono l'albergo Due Torri, l'albergo Imperiale, in via Larga -già via Reale- (dove nel 1851 sostò l'imperatore Francesco Giuseppe), l'albergo Cappello, pure in via Larga, l'albergo Regina Vittoria, all'angolo del corso del Teatro (poi Zanardelli), l'albergo Reale, che nel maggio 1848 ospitò Vincenzo Gioberti e nel gennaio 1850 il gen. Radetzky, l'albergo Italia, di proprietà di L. Corbolani, l'albergo della Pergola che rispettivamente ebbero ultimamente nome Albergo Brescia e Albergo Vittoria, che sono poi rimasti fra i più importanti fino alla costruzione di Alberghi moderni (Nuovo Gambero, Ambasciatori, ecc.). In provincia i veri grandi alberghi soppiantano le locande solo nell'ultimo decennio dell'Ottocento, con lo sviluppo turistico e specialmente con il diffondersi delle cure climatiche ai laghi e ai monti. Sul Garda ne diede l'esempio nel 1882 la signora Emma Wimmer, che per prima offrì ospitalità ai suoi connazionali tedeschi. Entro il 1904 gli alberghi sul Garda erano già una ventina. L' esempio venne imitato più tardi anche in montagna. Nel 1892 veniva aperto da Federico Bagozzi un albergo a Collio, nel 1900, da Pietro Beretta il grande albergo di Gardone V.T. Nel 1905 ne veniva aperto uno grandioso a Boario, ecc.