SCUOLA normale femminile poi "Veronica Gambara"

SCUOLA normale femminile poi "Veronica Gambara"

Istituita con R.D. del 15 settembre 1860 n. 4320 assieme alle scuole di Como, Milano, Mondovì, veniva aperta, col primo anno di corso, con trenta alunne il 15 ottobre 1860 nell'ex convento di S. Paolo, di proprietà di don Luigi Baldini e con ingresso dal v.lo della Cittadella Vecchia, tra il v.lo S. Paolo, il v.lo delle Galline e il v.lo del Paradiso. Fra le prime d'Italia, venne affiancata da un convitto comunale per accogliere le alunne interne fra le quali quelle provenienti dalla provincia di Cremona. Il Consiglio comunale nel 1861 assegnava al convitto un regolamento riformato nel 1865. Nel 1878 dato l'aumento delle allieve, la Scuola venne trasferita con l'annesso convitto nell'ex convento dello Spirito Santo acquistato per decisione del Consiglio Comunale il 19 agosto 1878 adibito fino a quel giorno a "Pio Luogo di ricovero delle figlie abbandonate e pericolanti", poco discosto dal precedente, con ingresso in via Veronica Gambara, da cui si poteva accedere anche al primo. E quivi la Scuola Normale rimase fino allo scoppio della grande guerra e crebbe tra nuove controversie. Lo stesso anno dell'allogamento nel secondo vetusto edificio furono istituiti i corsi preparatori con decreto del 21 settembre 1879. Il Comune rifiutò di pagare le bidelle; l'Autorità scolastica fu costretta a sostenere una lunga discussione per anni; il Comune infine cedette. Quando fu introdotto l'insegnamento dell'agraria, il Direttore chiese al Comune per gli esperimenti pratici l'acquisto di una piccola area di fronte alla scuola. Il Comune rispose rifiutandosi e proponendo d'accompagnare le alunne (40 allieve per classe, allora) alla Scuola Agraria della Bornata, a due chilometri dalla città. Il Direttore non accolse la proposta, il Comune non acquistò l'area e l'agraria si fece, come prima, sui banchi, fino al giorno in cui la riforma non la stroncò. Nello stesso tempo una nuova grave controversia sorse fra Scuola e Comune sulla dipendenza didattica e disciplinare delle scuole e delle maestre di tirocinio. Controversia che durò vent'anni e assunse i più vari e, insieme, i più bizzarri aspetti; perché le classi di tirocinio, pur trovandosi nel medesimo locale della Scuola Normale e funzionando a contatto e in comune con essa, dipendevano da Direttrici proprie, a dispetto dell'art. 7 del R.D. 21 giugno 1883. Per venti anni proposte, discussioni, temperamenti, transazioni, espedienti, tutto fu messo in opera, finché nel 1900 il dibattito fu risolto finalmente secondo legge. Nel 1892 la Scuola era stata dedicata a Veronica Gambara. Oltre al corso normale la Scuola contemplava un corso complementare e per il tirocinio un Giardino d'Infanzia e classi elementari di tirocinio. Nello stesso anno 1900 fu soppresso il Convitto mentre il Comune ventilava un progetto per l'istituzione d'una seconda scuola Normale. Nello stesso anno e nel 1909 gli ambienti vennero ampliati. Adibita nel 1915 a sede della Scuola mitraglieri, la Scuola subì 11 traslochi, fu divisa in cinque edifici: archivio, biblioteca, materiale scientifico, arredi venivano presi, sconvolti, accatastati, caricati, trasportati, di notte, e il locale occupato da truppe e da Comandi, senza preavviso, così che la mattina, professori e alunne, andando a scuola, trovavano alla porta le sentinelle in armi. Dopo la ripresa negli anni del dopoguerra, nel 1923 la Scuola venne trasformata in "Istituto Magistrale" trovando sede provvisoria nel palazzo Oldofredi in corso Magenta per ritornare poi nella sede precedente ampliata e restaurata.