PIZZONI (2)

PIZZONI

Originari da Pizzighettone nel Cremonese si stabilirono in Brescia nel sec. XV, arricchendosi nei commerci ed imparentandosi con facoltose famiglie bresciane, ottenendo nel 1764 l'ammissione al Consiglio Generale della Nobiltà bresciana. Secondo la linea genealogica ricostruita da Fausto Lechi la famiglia discende da un Bertolotto, originario di Pizzighettone, trasferitosi in Brescia, quadra di S. Faustino, sul principio del Quattrocento; da suo figlio Cristoforo, segniamo qui di seguito la linea genealogica discendente: Bertolino (viv. 1465); Cristoforo (viv. 1498); Domenico (viv. 1517); Agostino (viv. 1568); Servolo (viv. 1588); Agostino (viv. 1641) sposato con Isabella Irma; Giulio n. 1649, sp. con Marina Pedrocca; Camillo, n. 1688, sp. con Giulia Valzoglio; Giulio (n. 1718); Camillo; Giulio sp. Teresa Perini; Calimero (n. 1825, m. 1903), dottore in legge, abitante in Cremona, sp. con Emilia Veronesi dalla quale nacquero: Rachele, n. 1864, sp. con Giorgio Capra; Francesca, n. 1867, sp. con Carlo Beccari; Erculiano, n. a Gargnano 26 marzo 1869, dottore in legge, funzionario di Prefettura. Un Giov. Maria fu parroco di Villachiara dal 1589 al 1592; Giov. Battista fu cancelliere vescovile nel 1777. La famiglia, sottolinea Fausto Lechi, è iscritta genericamente nell'Elenco Uff. Nob. Ital. del 1922, col titolo di Nobile (m.f.), in persona dell'ultimo riconosciuto Giulio Carlo (Elenco 1840). Stemma: «D'azzurro, al monte di tre cime d'oro sostenenti una colomba d'argento, tenente nel becco una croce potenziata d'oro e nella zampa destra un ramoscello d'ulivo, al naturale». Alias: «Troncato, nel primo di rosso alla colomba di argento; nel secondo d'argento, al monte di tre cime di verde, sormontato da un giglio, d'oro».