PARISINI Fabio

PARISINI Fabio

(Gargnano, 26 maggio 1904 - 29 luglio 1971). Di Arnaldo e di Berta Holtzgartner. Dopo gli studi classici e dopo aver frequentato il biennio di Ingegneria presso il Politecnico di Milano, ove operavano i suoi due fratelli ingegneri Filippo e Camillo, all'inizio degli anni '30, ultimato il servizio militare da artigliere alpino, conseguì la laurea in Legge presso l'università di Bologna. Fece pratica professionale a Brescia nello studio del cognato avv. Massimo Avanzini di cui si considerò e fu l'allievo prediletto. Richiamato alle armi nel 1942, capitano d'Artiglieria, col suo reparto fu inviato in Libia nel giugno dello stesso anno e qui combattè nell'interno del deserto libico. All'avanzata dell'esercito inglese fece tutta la ritirata fino in Tunisia, dove, alla cessazione delle ostilità nel maggio del 1943, fu fatto prigioniero dai francesi. Rientrato in Italia dall'Algeria nel giugno 1946 gravemente ammalato di malaria, dovette curarsi per oltre un anno e poi riprese e continuò per vent'anni la professione di avvocato con grande passione, intelligenza e capacità, sempre nello studio Avanzini. Acquistò notevole fama, come scrisse l'avvocato Pierfranco Biemmi, "per profondità di cultura giuridica, ravvivata da quel senso clinico del diritto o elemento intuitivo che costituisce la componente artistica dell'avvocatura, a ragione definita da un grande maestro l'arte del diritto" . Per molti anni fece parte della Giunta Provinciale Amministrativa e fu membro del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati e Procuratori di Brescia.