ISTITUZIONE della Memoria

ISTITUZIONE della Memoria

Ideata dal poeta bresciano Angelo Canossi a continuazione dell'altra iniziativa della Campana della Memoria (v.) posta, con altre campane benedette il 14 gennaio 1922, nella chiesa di S. Maria delle Consolazioni, l'Istituzione fin dal febbraio 1922 si proponeva come scopo i restauri della chiesa e la sua erezione a Monumento votivo o Pantheon dedicato ai morti per la patria, e alla creazione attorno alla chiesa di una Giardino della Memoria con piante sacre alla Morte e alla Gloria e cioè cipresso, mirto e alloro. Le spese avrebbero dovuto essere sostenute con la Festa del Fiore e la vendita dei ricami preparati dalle donne e fanciulle bresciane e dalle manifestazioni delle Scholae cantorum. Del Comitato direttivo della Istituzione fecero parte nel 1922 Adele Bignami-Mazzucchelli, cav. uff. Paolo Chimeri, cav. Romano Romanini, cav. Isidoro Capitanio, Desiderio Landi, cav. Gaetano Cresseri, prof. Giuseppe Ronchi, Vittorio Trainini, Padre Bevilacqua dott. Giulio, comm. Filippo Rampini, Rina Mori-Vicentini, cav. ing. Giuseppe Alberti, cav. Giuseppe Freschi, cav. uff. Costantino Franchi, cav. ing. Alessandro Mazzola, cav. Emilio Morandi, cav. Alfonso Pastori, Luigi Deltratti, Cesare Passadori, Silvio Piccinelli, Luigi Bertoglio, prof. D. Pietro Rigosa, prof. Angelo Canossi. Abbandonata la chiesa di S. Maria delle Consolazioni, l'Istituzione venne trasferita, dal novembre 1923, nell'ex monastero dei S.S. Cosma e Damiano, in via Cairoli, occupato dall'Istituto Rossini, alle cui orfane l'Istituzione venne affidata e dal poeta chiamate "Ancelle della memoria". Sulle colonne del chiostro vennero incisi molti nomi dei caduti di città e provincia. Subito il Canossi dettò la seguente epigrafe: «Sotto le volte del Chiostro e del Tempio - dei Santi Martiri Cosma e Damiano - le Educande dell'Istituto «Orfane e Zitelle» - quotidianamente pregano - per i Bresciani Martiri della Patria - carezzando d'edere di luci e di canti - i nomi incisi nelle colonne e nei cuori». Nell'attigua chiesa venne dedicata ai caduti la cappella detta del Crocifisso. Gli altri quattro altari furono scelti dai "Lupi di Toscana" a ricordo dei loro morti, e da loro fatti restaurare. Vennero inaugurati con l'accensione di lampade votive, il 4 novembre 1929. Per l'occasione le Associazioni dei Mutilati, dei Combattenti, dei Volontari e dei "Lupi di Toscana" presero sotto il loro diretto protettorato l'Istituzione indicando il Tempio, il Chiostro e il giardino dell'Istituto Orfane e Zitelle come "sede ufficiale" delle loro celebrazioni patriottiche. In tal modo l'Istituzione divenne centro e meta di ogni manifestazione patriottica e combattentistica. Il primo novembre 1932 fu visitata dal capo del governo del tempo, Benito Mussolini, in occasione della sua venuta a Brescia per l'inaugurazione di piazza della Vittoria. Coincidendo la visita con il IV centenario della fondazione del Pio Luogo Orfanelle, venne posta il 31 dicembre, a ricordo dei due avvenimenti, una lapide poi scomparsa dopo la Liberazione del 25 aprile 1945. Il 4 novembre 1935 le fu donata dall'industriale comm. Roberto Ferrari una riproduzione bronzea, nel mezzo del chiostro, della statua della Vittoria alata esistente nel museo dell'età romana; e nel 1936, per farvi affluire più agevolmente le masse di popolo, fu costruito un apposito accesso da via Cairoli. Con la grande guerra e con la scomparsa nel 1943 del Canossi, l'Istituzione andò scomparendo.