ILDEMARO
ILDEMARO
Sec. IX. Di Corbie. Già monaco benedettino a capo dell'abbazia di Civate con Lodegario e in rapporto con il monastero di Pfaffers (Fabaria) in diocesi di Loire. A Brescia nel monastero di S. Faustino, dove era stato chiamato con Leutgario dal vescovo Ramperto, fu tra gli elaboratori dell'agiografia dei S.S. Faustino e Giovita. Fu anche rielaboratore del commento di Paolo Diacono alla regola benedettina, autore di una epistola "De ratione bene legendi" e di un'epistola teologica che costituisce la risposta ad una lettera del chierico veronese Vitale all'arcidiacono Pacifico di Verona sulla sorte ultraterrena di Adamo. Si ritiene che con Leutgario abbia operato un rilancio della vita culturale del monastero bresciano. Il Bognetti ritiene che Ildemaro e Leutgario abbiano avuto dal metropolita Angilberto poteri straordinari sui monasteri della sua provincia nel quadro di una più ampia riforma ecclesiastica. Ildemaro è fra le più prestigiose figure della cultura del tempo dei Franchi, in collegamento con la cultura europea.