GIOVANNI da Marone

GIOVANNI da Marone

Sec. XV. Pittore. Firmò nel 1487 ("Jo Johannes de Marone, pinxi 1487") una Madonna col Bambino votiva a Iseo nel luogo detto Mearo poi strappata dal pittore Giuliano Volpi e ora conservata nella Pinacoteca Tosio. Si tratta di un pittore "sensibile a varie raffinatezze" oltre che "informato". Qualcuno lo avvicina al Maestro di Nave. La Ferrari lo avvicina all'autore del "S. Giorgio che combatte il drago" della Pinacoteca Tosio. La tradizione gli attribuisce anche un gruppo di affreschi della Chiesa di S. Giorgio a Zone. Sempre vicino a Zone, A. Sina scrisse di aver visto affreschi consimili in un fienile di Cislano di proprietà Bonzi con i SS. Domenico, Girolamo, Giorgio, oltre ad un "Ecce Homo", una "Madonna in trono" con la scritta 1487. Il Bonfadini gli attribuiva una decorazione esterna della Chiesa di S. Maria della Neve a Pisogne ecc. Gli vengono attribuite da qualcuno anche un "Ecce Homo" nel Santuario della Madonna della Ceriola a Montisola, una Madonna ed una Deposizione in S. Salvatore a Brescia, affreschi (1481) nella chiesa dei Morti a Vello, e in varie altre località fra cui Sale Marasino. Da Giovanni o Giovanni Pietro sarebbero nati Roberto (poi fra Raffaello, olivetano 1479-1539) e Bernardino (soldato, vivente a Marone nel 1500 e già morto nel 1517). Da Bernardino nacquero Antonio (n. 1550 c. che forse fu il gesuita fra' Benedetto), il pittore Andrea (n. 1505 c.) da cui nacque Pietro (1548-1625) pittore.