FORZA e COSTANZA

FORZA e COSTANZA

Promossa il 1 agosto 1886 dall'ing. Pompeo Bresadola e Anselmo Plachi, dall'avv. Tito Baresani che diresse un comitato promotore per lo studio di uno statuto per la creazione di una società sportiva. Il 9 novembre dello stesso anno veniva approvato lo statuto e fondata la «Società Ginnastica Bresciana», che due anni dopo assumeva il nome di «Società Ginnastica Forza e Costanza». Ebbe come scopo (art. I° della statuto) di "promuovere e diffondere lo sviluppo della Ginnastica in tutte le sue molteplici manifestazioni per la gioventù bresciana quale mezzo di educazione fisica o morale", e ciò (articolo II): a) colle assemblee generali in cui si discutono questioni ginnastiche ed amministrative; b) cogli esercizi e saggi ginnastici e schermistici in genere; c) con convegni e passeggiate alpinistiche e velocipedistiche in via ordinaria, ed in via straordinaria con marce forzate e gare a piedi e corse velocipedistiche; d) col prendere parte ad adunanze, congressi e convegni ginnastici nazionali ed esteri; e) coll'eventuale pubblicazione di giornali e stampati e relazioni e con tutti quegli altri mezzi che saranno, di conformità allo spirito del presente Statuto, ritenuti più adatti a favorire la cultura e lo sviluppo della ginnastica in genere.


Le prime discipline organizzate furono la ginnastica, scherma e alpinismo (1888), il gioco della palla con tamburello e palla vibrata (1901), lotta (1903), pattinaggio e sketting ring (1906). Nel 1888 i soci iscritti erano 263 così suddivisi: 230 in ginnastica, 13 allievi, 20 in scherma; tra questi tre donne. Negli anni seguenti sono state aperte le lezioni di atletica leggera, basket, pugilato, sollevamento pesi, hockey a rotelle e su prato, tennis.


Nel 1893 avvenne la fusione nazionale tra l'Unione velocipedistica e la Federazione ciclistica; in tale occasione vennero prese iniziative per la circolazione dei velocipedi, con impegno di fondazione del Touring club italiano che nacque nel novembre del 1894. Per Brescia venne nominato Console il presidente della Forza e Costanza. Il 26 agosto 1894 la Società inaugurava una pista ciclabile. I soci raggiungevano nel 1904 i cinquecento, mentre venivano ampliati i locali sociali, con nuove sale per la Sezione scherma. Erano a tale epoca in funzione le seguenti sezioni: Corsi di educazione fisica, atletica, sollevamento pesi, palla a corda, pattinaggio a rotelle, escursionismo, pattinaggio. La sezione maschile comprende la categoria Soci e la categoria Allievi: così la femminile ha la categoria Socie, Allieve e Patrone; un regolamento interno dà norme e disposizioni per tutte le singole Sezioni, in conformità allo statuto sociale.


La Società ebbe momenti di grande splendore dopo la I guerra mondiale e specie nel 1921 sette atleti bresciani vestirono la maglia olimpionica e conquistarono la medaglia d'oro nella ginnastica maschile a squadre; quando Zampori fu campione mondiale e Mangiante, Contessi, Piovani, Renzo Salvi, difesero, in Italia e fuori, il prestigio dello sport nazionale. Numerose le affermazioni fra cui quelle del 1927 a Bologna e la vittoria, nel maggio 1928, al I° Concorso nazionale della Giovane Italiana. Negli anni dal 1930 al 1940 la Società realizzava una palestra coperta, con pavimento in asfalto, di 400 metri quadrati, nel centro della città; una grande palestra all'aperto in Castello per atletica leggera e giochi, e cinque campi per la palla a corda al campo Benito Mussolini. Inoltre ospitò in quegli anni il Comitato provinciale ginnastico e il Comitato principale della federazione Italiana di Atletica leggera (FIDAL).


Negli anni 1945-1946 la Società annoverò atleti del livello di Sandro Calvesi e Gabre Gabric. Nel 1948 organizzava al teatro Odeon un incontro internazionale femminile Italia-Francia di ginnastica. Gli schermitori della Società si aggiudicavano la coppa RAS di Milano. Nel novembre 1967 veniva affidato alla Forza e Costanza il centro CONI dell'Alta Italia della Federazione italiana judo che abbracciava Piemonte (51 società), Valle d'Aosta, Lombardia (84), Veneto (44), Trentino (8) e Venezia-Giulia (17), fissato appunto nella nostra città presso la palestra della Forza e Costanza. Direttore ne è il geom. Sergio Voltolini, vicepresidente della società bresciana, retta dal dott. Walter Wührer, e responsabile del settore judo; il tecnico responsabile è il maestro Capelletti, cintura nera 4° dan. Nel 1979 la Società organizza all'EIB campionati Europei di judo a squadre con la partecipazione di Italia, Russia, Francia, Polonia, Germania W, Olanda, Inghilterra e Jugoslavia. La Forza e Costanza, nel 1967, è stata fregiata della stella d'oro al merito sportivo, massima onorificenza, istituita in quell'anno e assegnata alla società sportiva dal Presidente della Repubblica.


Ora gli sport praticati sono: ginnastica, judo, pattinaggio, scherma e danza classica. Quest'ultima pur non essendo prettamente disciplina agonistica, riveste grande importanza nella formazione psicofisica e morale del giovane e come preparazione propedeutica alla ginnastica ritmica e al pattinaggio artistico.


Fra i successi più significativi sono: nella ginnastica Giorgio Zampori, campione del mondo degli anni 20-21-22-23; campione olimpionico (individuale) Olimpiadi di Anversa nel 1920; campione olimpionico (a squadre) Stoccolma (1912) - Anversa (1920) - Parigi (1924); Paolo Salvi: campione olimpionico (squadre): Stoccolma - Anversa - Parigi; Luigi Contessi: campione olimpionico (squadre): Anversa - Parigi. Nella scherma: Emi Lorenzoni: titolo italiano (1966) fioretto, anche olimpionico; Attilio Calatroni: titolo Italiano (1975) fioretto, anche olimpionico; Federico Cervi: titolo italiano, campione mondiale giovani a Venezia nel 1980; olimpionico a Mosca; Ezio Gamba: campione del mondo militari (Ancona) nel 1976, Strasburgo (1978), campione olimpionico (oro) a Mosca (1980); Giorgio Maiorana: campione italiano 1976. Nel pattinaggio artistico a rotelle: Loretta Mangili: 7 titoli assoluti (dal 1960 al 1966), 6 titoli in coppa, 4^ classificata ai mondiali '62 e '65. Nora Gilardoni: campionessa italiana assoluta 67-68 (2 titoli), 5^ ai mondiali 1967. Il medagliere è composto di 13 medaglie d'oro. Presidenti: Tito Baresani, Pietro Wührer, gen. Silvio Scarotti, Walter Wührer.