DONEDA Carlo Andrea

DONEDA Carlo Andrea

(Brescia, 14 agosto 1703 - 18 ottobre 1781). Di Giovanni e di Prudenzia Begni. Di famiglia di Cologne che si era rifugiata a Brescia a causa di trambusti militari, visse a Cologne i primi anni della fanciullezza poi in città, siccome il padre aveva casa a Brescia di fronte alle Grazie. Da giovanetto frequentò le scuole dei Gesuiti dove studiò lettere e teologia, continuando poi, sotto la guida di don Felice Garbelli, lo studio delle istituzioni civili. Vestito l'abito ecclesiastico il 24 aprile 1715 e, compiuti gli studi, si dedicò ad imparare greco e lingue moderne. Ordinato sacerdote il 1 agosto 1728 coltivò soprattutto lo studio della Liturgia, della Paleografia, della Storia bresciana. Ma fu colto anche in geografia e matematica. Fu inoltre provetto antiquario. Trascrisse moltissimi documenti. Visitò infatti archivi, acquistando una tale conoscenza delle cose bresciane da esserne ritenuto, ai suoi tempi, il migliore intenditore. Esercitò il ministero sacerdotale e specialmente quello delle confessioni prima presso il santuario delle Grazie, poi, per venti anni, in S. Orsola. Chi lo conobbe lo disse prete umile e mansueto. Si interessò anche, con viaggi a Roma, delle cause di S. Angela Merici e di Maria Maddalena Martinengo. Mansionario della cattedrale dal 1750 al 1781, fu dal 26 dicembre 1751 fino alla morte bibliotecario della Queriniana. Gli ultimi della sua vita furono rattristati da una lunga malattia.


Ebbe rapporti con numerosi dotti e letterati del suo tempo fra cui il Trombelli, il Calogerva, il Tiraboschi, lo Schiavino, l'ab. Zaccaria che guidò negli archivi bresciani. Ebbe lodi da contemporanei come il Gradenigo, il Brognoli, l'ab. Zamboni, il Gussago, il card. Querini e altri e da studiosi come il Brunati (che lo dice "celebre", "diligentissimo", "dai libri giudiziosi"), il Barchi che lo dichiara chiarissimo e celebre e il Guerrini che lo classifica "uomo insigne et emunctae naris", oltre che notissimo ed accurato storico bresciano.


A lui si devono la pubblicazione di arcaici latercoli, e, alla morte del Gagliardi (1752), la ripresa delle annotazioni al Martirologio del Faino. Oltre che all'agiografia, come le biografie di S. Angela Merici, S. Costanzo, della B. Martinengo, si dedicò alla storia di vasti monasteri e chiese di Brescia e, tra gli argomenti non sacri, allo studio della monetazione bresciana. Ebbe anche vivaci polemiche con il Biemmi, che si protrassero per anni, specie sui santi, le reliquie, i miracoli e sulla fondazione della Chiesa di Brescia.


Pubblicò: "De Adelmanni Brixiani Episcopi e mortuali anno, atque Vindiciis N.N. Sacerdotis Brixiani ad concivem suam Epistola" (nel tomo XLVII della Raccolta del P. Calogerà); "Osservazioni istorico-ecclesiastiche sopra il tomo I dell'Istoria di Brescia di Giammaria Biemmi" (Brescia 1749 8°); "Risposta alle difficoltà in varj tempi prodotte contro l'esistenza dei corpi de' ss. mm. Faustino e Giovita nella chiesa di s. Faustino maggiore" (Padova, Conzatti 1751 4°); "Lettere quattro di N.N. al sig. Giammaria Biemmi intorno l'esistenza dei corpi de' ss. mm. Faustino e Giovita nella chiesa di S. Faustino maggiore in confutazione della Lettera seconda del cittadino bresciano al medesimo indirizzata" (Brescia Turlino 1752 4°); "Notizie della Zecca e monete di Brescia, Dissertazione di un cittadino bresciano con una picciola latina cronica della stessa città nel fini" (Brescia Rizzardi 1755 8°) e nel tomo 4 della "Nuova raccolta delle monete e zecche d'Italia di Guid'Antonio Zanetti" (Bologna per Lelio della Volpe 1786 4°); "Notizie di S. Costanzo Eremita Bresciano e Memorie istoriche del monastero di santa Catterina di Brescia, nella cui chiesa riposa il corpo del detto Santo" (Brescia Rizzardi 1756 4°); "Dissertazione in proposito della messa conventuale nella Chiesa Cattedrale di Brescia composta da due Ecclesiastici (d. Carlo Doneda, e D.Angelo Facconi) e sottoposta al giudizio degli amatori della verità" (ib. 1765 4°); "Notizie istoriche del monastero di s. Croce di Brescia raccolte e ordinate dal sig. Don C.D., cittadino bresciano" (Ib. Rossini 1764 4°)' "Fondazione del monastero delle RR. Monache Cappuccine di Capriolo" (Ib. per lo stesso 1768 8°); "Vita della B. Angela Merici di Desenzano fondatrice della Compagnia di S. Orsola" (Ib. per lo stesso 1768 8°); "Historia della B.V. Maria delle Grazie" (Ib. Turlini, 1761 12°)


Manoscritti: "Notizie della chiesa cattedrale di Brescia"; "Vita della venerabil Madre Suor Maria Maddalena Martinengo Cappuccina" (esisteva presso Luigi Arici); "Sacro Pozzo de' ss. Martiri di s. Afra difeso dalla Censura de' Bollandisti" (esisteva presso Luigi Arici, ed una copia in foglio esisteva presso Vincenzo Peroni); "Notae in Martylorogium Fayni" (in continuazione di quelle del can. Paolo Gagliardi dal mese dì luglio sino alla metà di novembre); "Istoria del monastero di s. Urbano, trasferito poi alla chiesa della Maddalena", "Istorie di alcune chiese particolari e di alcuni antichi monasteri di Brescia"; "Raccolta di memorie e documenti Bresciani Ms."; "Istoria del monastero dei monaci di S. Eufemia" (incompleta); "Memoriale di Lucillo Ducco, di Geronimo suo nipote e di Piero figlio del suddetto Geronimo, riguardante fatti bresciani dall'anno 1593 al 1610. Segue ad esso una "Memoria cavata da un libro di D. Carlo Doneda circa l'incendio scoppiato nella Chiesa dei SS. Faustino e Giovita la notte tra il 2 e il 3 dicembre 1743"; "Dissertazione intorno alla reliquia insigne del Braccio di S. Benedetto Abate, che esisteva nella cattedrale di Brescia e doveva invece essere nella chiesa di S. Faustino Maggiore"; "Vita di suor Elisabetta Ardesi e Storia del Monastero di S. Urbano in Brescia".


Il Bognoli gli attribuisce anche le "Memorie della vita di suor Chiara Giustina Cazzago, monaca agostiniana nel monastero di S. Maria Maddalena di Brescia" raccolte dall'abate Carlo Doneda, dalle lettere della medesima Cazzago dirette al suo confessore don A.M. Lando, al canonico G.B. Valotti, al suo direttore don Francesco Dalola e parecchie al medesimo don Carlo Doneda" (sta a pag. 217 dell'opera "Dame bresciane" di G.B. Rodella, manoscritto presso la biblioteca Queriniana); "Commentarium de' sanctis Brixiae"; "Notizie mandate da Roma in occasione del processo della B. Angela Merici".