COLERA

COLERA

Epidemia endemica in Asia e in India, comparve in Italia nel 1836. L'allarme era già stato dato a Brescia nel 1831 convincendo le autorità ad emanare misure profilattiche severissime e spingendola a creare una commissione di beneficenza. I timori ripresero consistenza ai primi del 1835 quando l'epidemia comparve a Genova. Ma arrivò a Brescia il 16 aprile 1936 da Bergamo attraverso le tappe di Paratico, Palazzolo, Urago d'O., Coccaglio. La prima colpita fu certa Maria Mazza, una lavandaia che aveva lavato la biancheria di persona proveniente da Bergamo. Dopo aver colpito poche persone il morbo si manifestò virulento nel manicomio femminile il 14 maggio e continuò distruggitore fino a luglio quando cominciò a scemare d'intensità per scomparire. In tutto il Bresciano furono colpite 20.987 persone di cui guarite 11.043 e morte 9.944 (6,26 per cento di ammalati e 2,96 per cento di morti). In città su 31.500 abitanti si ebbero 3.219 colpiti e 1.613 morti. Il colmo del morbo si ebbe in città il 29 giugno con 152 infetti denunciati. Il morbo ricomparve dal 10 agosto al 2 novembre 1849 mietendo in città 180 vittime su 276 colpiti. Più gravemente colpite furono Lonato e Desenzano. Nel 1855 il morbo infuriò in città dal 27 giugno con due casi a Fornaci fino ai primi di agosto estinguendosi il 25 settembre. In città i colpiti furono 1703 di cui 1039 morti. Fra essi si ricordano il letterato Giuseppe Nicolini e il podestà Luigi Maggi. Dopo aver colpito soprattutto la città (con 144 casi il 29 luglio) si andò sviluppando in provincia. Declinò decisamente dal 23 agosto in poi. Dopo una nuova minaccia nel 1865 il 28 maggio 1867 l'epidemia si propagò a Brescia, attraverso un ammalato di Ghedi trasportato all'ospedale provocando il giorno appresso 15 casi. Contemporaneamente si manifestava a Chiari con 49 casi nel solo 29 giugno. Ma si manifestò virulento in giugno e specialmente da mezzogiorno dell'11 giugno a mezzogiorno del 12 in cui si manifestarono 77 casi. Poi l'epidemia andò decrescendo scomparendo il 18 settembre. Nella sola Pontevico si ebbero ben 200 decessi. Il colera si ripresentò di nuovo nell'agosto 1873 mietendo, l'8 del mese, 10 vittime su 10 colpiti. I casi non raggiunsero la tragica imponenza delle epidemie precedenti ma furono però in proporzione gravemente mortali. Scomparve soltanto nel novembre. Ricomparve ma timidamente il 26 settembre 1884. Comparse ma di scarso rilievo e con casi isolati si ebbero nel settembre 1885, nel 1891, nel 1896, nel 1900, 1916, 1917 per poi scomparire del tutto.