CINEMA

CINEMA

Il cinema fece la sua comparsa a Brescia forse nell'agosto 1896 quando alla Forza e Costanza si diedero le prime prove del cinematografo Edison. Il 4 luglio 1909 per iniziativa della Società Cinema Bresciana veniva inaugurato il cinema-teatro Salon Parisien in corso Magenta trasformatosi poi nel 1925 nel cinema Magenta. La sala era stata affrescata da Teodoro Coccoli. Nel 1910 le sale cinematografiche erano già tre e cioè oltre al Salon Parisien, il cinema "Roi Soleil" (in corso Palestro) e il Salon Lumière (in via S.Faustino). Ad esse si aggiungevano nel 1911 il Cinema Centrale (Largo Zanardelli), nel 1912 il Cinema Italia (via F.Cavallotti), il Cinema Americano (corso Magenta) e il Cinema Garibaldi (via Calatafimi). Nel 1915 nasceva il Cinema Teatro (Crocera di S.Luca). Sull'onda di questo sviluppo intorno al 1913 erano nate due società di distribuzione: la Società Anonima Bresciana (sotto i Portici del Granarolo) ben presto scomparsa e la Società Anonima Stagnoli e C. (in via Tosio 9). Dopo la stasi imposta dalla guerra venivano aperti nel 1919 il Cinema Vittoria (in via C.Arici) e nel 1921 il Cinema Brescia (in via S.Faustino). Già fin dalla comparsa delle prime pellicole nascevano anche a Brescia case produttrici di pellicole. Fra queste bisogna segnalare la Brixia Film che lanciò un film dal titolo "Wanda Saraceno" dove erano produttore e soggettista Giuseppe Bonetti, operatore Augusto Todescato, attori Buffoli, V. Gatti, Peppino Elena, Vecchi, attrice la torinese Lenor. La Brixia film che nel maggio 1920 si era trasformata in società per azioni e aveva prodotto "La perla insanguinata" di G. Bonetto, veniva, in seguito, prelevata nel 1921 dal Banco Mazzola Perlasca e divenne la Moretto Film, alle dipendenze della "Federazione Giovanile Leone XIII" che produsse film come "Occhio blu" e "Drago nero" con protagonista Vittorio Gatti e attori occasionali. Un'altra casa cinematografica la "Cidneo Film" produceva "La forza di un ricordo" e la "Seconda moglie" sempre per la regia di A.Todescato e soggettista e protagonista Vittorio Gatti. La Moretto Film trasformatasi in Società Anonima "Moretto" di V.Rossatti continuò poi con Bonetti e Stagnoli l'attività di noleggio di pellicole specie alle sale parrocchiali che erano andate nel primo dopoguerra diffondendosi in tutta la provincia. Altro produttore di pellicole fu Antonio Bruneri che si avvalse dell'opera di Oscar Migliarini, direttore d'orchestra e cinematografo. Intanto le sale cinematografiche erano andate moltiplicandosi anche in città. Nel 1929 veniva rinnovato il cinema Magenta, nel 1931 si costruì su disegno dell'arch. Pier Nicolò Berardi, il nuovo cinema Palazzo, poi Adria. Ad essi se ne aggiungeranno altri fino all Ideai inaugurato nel 1974 e che viene chiamato il cinema salotto ideato dall'arch. Ortalli, riservato alle sole prime visioni e gestito dalla "Cinematografica Spiaggia", mentre il principale gestore di sale cinematografiche è diventato, a Brescia, William Quilleri.


Brescia ha continuato anche ad esprimere validi registi come Angio Zane, Achille Rizzi, Silvano Agosti, Bruno Gaburro che hanno offerto al pubblico documentari, produttori come Domeneghini, cui si deve la spettacolare pellicola "La rosa di Bagdad". Tra gli attori più recenti oltre a Gatti figlio si registrano Erika Blanc, Fausto Pedrinelli, ecc. Il Cinematografo scolastico faceva il suo ingresso nella scuola Scalvini il 21 giugno 1921, presentato da mons. Zammarchi stesso mentre il M.o Collina componeva per l'occasione un "Inno al cinematografo". Brescia può vantare di essere stata all'avanguardia del cinema didattico grazie specialmente a mons. Angelo Zammarchi e all'Editrice "La Scuola" che fin dal 1910 avviarono una produzione prima di lastre a proiezione fissa poi di vere e proprie pellicole che riprese poi quota nel 1953 per impulso dell'allora direttore G.L.Rovetta. A Gardone Riviera, poi nel 1947 venne organizzato il Festival del film inedito e retrospettivo.