BONIZZARDI Tullio

BONIZZARDI Tullio

(Brescia, marzo 1834 - 2 aprile 1902). Di Giuseppe. Ancora studente all'Università di Pavia (dove si laureò nel 1858), nel 1855 tornò a Brescia per dedicarsi all'assistenza ai colerosi, generoso gesto che ripetè nel 1859. Nello stesso anno si dedicò alla cura dei feriti nella battaglia di Solferino e S.Martino. A Pavia sposò Teresa Citterio (1841-1911). Fu tra i medici più conosciuti e attivi di Brescia. Consigliere comunale e assessore per l'igiene (1880) di parte zanardelliana, lasciò l'incarico per assumere (dal 1883 al 1905) la direzione dell'ufficio sanitario municipale. Fu tra i primi volgarizzatore di igiene pubblica e privata; ideò il Ricreatorio civile, istituì i bagni pubblici di Borgo Trento, le scuole carcerarie, la Croce bianca, cooperò all'Istituto di Famiglia, ideò e fece accettare la trasformazione del Cidneo; fondò e presiedette la Società bresciana di Igiene e del periodico "La vita"; promosse congressi di "igiene", concorse alla creazione dell'Istituto Sociale S.Luca; si interessò per portare l'acqua potabile, per il risanamento delle case e del sottosuolo; si battè per la realizzazione dei sanatori del popolo. Fu tra i principali esponenti della massoneria bresciana e convinto positivista dispose che dopo la cremazione le sue polveri venissero sparse così da congiungersi con la viva natura. Spese i suoi risparmi nel tentativo di decaffeinizzare il caffè e fu studioso del sonnambulismo. Membro dell'Ateneo dal 1868. Tra i suoi scritti: "Della memoria del Dr. Luigi Fornasin che ha per titolo: Cholera - Studi e congetture ne' suoi rapporti colle scienze mediche. Studio" (Letta all'Ateneo il 2 e il 26 agosto 1874. Brescia, Tip. La Provincia, 1874, in 18°); "Brescia ospitaliera e Bagni e doccie" (in "Brescia, 1882"); "Delle condizioni fisiche della città di Brescia in rapporto alla sua salubrità e alle malattie d'infezione" (Brescia, Apollonio, 1884, in 8°); "La buona fede e la scienza in rapporto alle obbiezioni lette all'Ateneo Bresciano dal Dr. V.Galli sopra una mia memoria sulla fognatura" (Brescia, Tip. Commerciale, 1889, in 8°); "La canalizzazione nei suoi rapporti colla morbilità e la natalità" (Brescia, Tip. Commerciale 1889, in 8°); "La palude ed i vari sistemi di coltivazione del riso in rapporto alla febbre intermittente ed all'etiologia delle forme tifoidee" (Città di Castello, Lapi, 1889, in 8°); "Relazione sull'epidemia di febbre tifoidea di Brescia, letta al Consiglio sanitario di Brescia nell'ottobre 1889" (Città di Castello, Lapi, 1889 in 8°); "Infezione palustre in rapporto alla irrigazione delle risaie ed alle vie per le quali viene trasmessa all'uomo "(Brescia, 1902); "Note sulle acque minerali di Boario scritte dopo 45 anni di prove" (Brescia, Rovetta, 1906 in 8°); "Un caso di sonnambulismo e uno di catalessi curati col filo di rame indicato e usato dal dott. G.Pellizzari ecc." (Brescia, Apollonio, 1879 in 8°); "I duumviri" (in "Nel Cinquantenario delle Dieci Giornate" 1899); "Paolo Moretti" (Ibidem). "Modello di una stufa" (1875), alcune argomentazioni, volte a completare il carattere scientifico dello sviluppo e della condensazione delle correnti elettromagnetiche nell'umano organismo (1879), "I vari sistemi di coltivazione del riso" (1890); "L'elioterapia e i sanatori" (1897), "A quali successi approdino le cure idroterapiche, tanto nel campo medico quanto nel chirurgico" (1907).