BATTAGLIE e Combattimenti

BATTAGLIE e Combattimenti

Escludendo, come dimostrano le ultime ricerche archeologiche, la battaglia di Bedriaco (15 aprile 69) e tanto meno, come qualcuno ha immaginato, quella detta del Ponte , finita con la vittoria di Costantino, si possono elencare nel bresciano le seguenti battaglie e combattimenti:


Adamello (12 aprile - 18 maggio 1916). v. Adamello.


Adamello (26 maggio - 3 agosto 1918). v. Adamello.


Brescia (Primavera del 312 d.C.). Nella guerra tra Costantino e Massenzio. Costantino batte la cavalleria nemica presso Brescia, avanzando poi verso Verona.


Brescia (21 ottobre 1401). Nella guerra fra Roberto re di Germania e Gian Galeazzo Visconti. Benché appoggiato da Francesco II di Carrara, da Firenze e Venezia, l'incapace sovrano cozzò contro le misure difensive prese da Gian Galeazzo e la campagna militare finì in poche settimane con la battaglia di Brescia in cui i tedeschi di Roberto furono battuti dalle truppe viscontee guidate da Ottobono Terzi e Facino Cane.


Brescia (19 febbraio 1512). Nella guerra della Lega Santa contro il re di Francia Luigi XII. Gastone de Foix dopo aver appreso che i veneziani aiutati dai valligiani delle Valli Trompia e Sabbia, hanno riconquistato Brescia, fatta eccezione del Castello, rimasto in mano francese, parte da Bologna, dove lascia un piccolo presidio, si precipita verso Brescia, dove, superata ogni resistenza, entra il 19 febbraio.


Brescia (21-31 marzo 1849). v. Dieci Giornate.


Calcinato (19 aprile 1706). Nella guerra di successione spagnola. Dopo la battaglia di Cassano il comandante austriaco Starhenberg si ritira verso Brescia e poi verso l'anfiteatro morenico del Garda. Il Vendome lo insegue e approfittando di una momentanea assenza del principe Eugenio attacca il campo degli Imperiali nella campagna di Calcinato spezzando rapidamente ogni resistenza avversaria e disperdendo i resti dell'esercito imperiale fra le alture dove Eugenio avrà gran difficoltà a raccoglierli.


Chiari (1 settembre 1701). Nella guerra di successione spagnola. Gli austriaci comandati dal principe Eugenio di Savoia sconfiggono i francesi agli ordini del Maresciallo di Villeroi.


Del Garda, navale. Una battaglia navale fu combattuta il 10 aprile 1440 sul lago di Garda fra 5 galere e 35 imbarcazioni, trasportate dai veneti sull'Adige e attraverso il piccolo lago d'Oppio e addirittura il Montebaldo, e la flotta viscontea di 19 imbarcazioni. Partite la flotta veneta al comando di Contarini e Sorbolo da Torbole e quella viscontea da Riva si scontrarono e dopo lungo combattimento i veneti ebbero ragione dei viscontei catturando 400 prigionieri e tutto il loro naviglio.


Lonato (29 luglio - 5 agosto 1796). Nella campagna d'Italia del Bonaparte. Combattuta fra le truppe francesi e quelle austriache, sulle colline fra Lonato e Castiglione. Gli austriaci perdettero fra morti, feriti e dispersi circa 16.500 uomini di cui poi 4.000 rientrarono. Non si conoscono le perdite francesi.


Maclodio (17 ottobre 1427). Nella guerra tra Filippo M. Visconti e Venezia e più precisamente fra i veneti comandati dal Carmagnola e i viscontei capitanati da Nicolò detto il Piccinino. Finì con la vittoria dei veneti. Nella battaglia il Piccinino perdette quasi tutti i suoi ufficiali e 2600 cavalli.


Montesuello (3 luglio 1866). Nella III guerra di Indipendenza. Fra austriaci arroccati sui contrafforti di Monte Suello e camicie rosse guidate da Garibaldi che subì anche una leggera ferita (v.).


Palosco. Combattuta a Palosco fra bresciani e bergamaschi il 12 marzo 1156 e finita con la vittoria dei primi. Pontecaffaro (13 luglio 1866). Nella III guerra di Indipendenza italiana. Piccolo combattimento fra le truppe garibaldine e le austriache.


Rudiano o della "malamorte" (7 luglio 1191). Combattuta fra bresciani e bergamaschi aiutati da cremonesi, lodigiani, modenesi, ecc, per il possesso di Volpino. Dopo la sconfitta di Palosco i bergamaschi si erano apprestati a lavarne l'onta. Passato l'Oglio tra Palosco e Telgate, con in testa il Carroccio si accamparono nei pressi di Palosco avanzando poi su Rudiano dove avvenne lo scontro. Dopo un primo cedimento di fronte i bresciani tornati all'assalto capitanati da Biatta di Palazzolo ottennero la vittoria conquistando il Carroccio dei nemici che fu trascinato nella chiesa di S.Pietro de Dom.


Salò (31 luglio 1798). Combattuta fra gli austriaci comandanti dal gen. Quasdanowich che avevano accerchiato nel Palazzo Martinengo a Barbarano il gen. Guyeux, e il gen. Sauret a capo di una colonna francese inviata da Napoleone attestatosi a Desenzano. Finì con la sconfitta austriaca. La tradizione vuole che Napoleone fosse stato avvertito della situazione del gen. Guyeux da un soldato che nella notte aveva attraversato a nuoto il golfo di Salò raggiungendo poi Desenzano a piedi.


S.Martino (24 giugno 1859). Combattuta per quindici ore fra l'esercito franco-piemontese contro l'esercito austriaco e finita dopo ripetuti attacchi e contrattacchi ed alterne vicende alle quattro del pomeriggio sotto un impetuoso temporale con la conquista da parte dei piemontesi dell'altura di S.Martino e da parte dei francesi di Solferino. Moltissimi i morti e i feriti.


Treponti (15 giugno 1859). Nella II guerra d'Indipendenza italiana. Quattordici compagnie di Cacciatori delle Alpi si scontrarono con le truppe austriache del gen. Urban a Treponti. Dopo aver sostenuto la preponderanza nemica (1400 contro 4000 austriaci) i Cacciatori delle Alpi poterono ritirarsi grazie alla prestazione del gen. Consenz e alle disposizioni di Garibaldi accorso sul posto.


Vezza d'Oglio (4 luglio 1866). Nella III guerra d'Indipendenza italiana. Combattuta tra un battaglione di bersaglieri e un battaglione del 5.o Reggimento di fanteria contro i 1200 Kaiserjàger piombati su Vezza d'Oglio dal Tonale. Malintesi fra i comandanti, i maggiori Caldesi e Castellini, fecero sì che il paese dovesse essere abbandonato con una perdita di 15 morti (fra cui il maggiore Castellini), 66 feriti e 5 prigionieri.