TOSONI Attilio
TOSONI Attilio
(Brescia, 29 aprile 1836 - Voghera, 30 settembre 1883). Laureatosi in medicina a Pavia nel 1862 fu per anni medico condotto, esercitando la professione, con grande sollecitudine e larghezza di cuore per i più poveri, a Bovegno, Capriano, Azzano, Carpenedolo, Nuvolera, Vobarno. Fu attivo nella lotta alla pellagra. Presto è in polemica con l' establishment della medicina ufficiale e nel 1864 con le "Osservazioni sullo Spedale Civile di Brescia" attacca a fondo il direttore dell'Ospedale dott. Francesco Girelli, l'Amministrazione e le Ospitaliere o Suore Ancelle della Carità. Amico di Gabriele Rosa, dagli anni '60 è tra i promotori ed esponenti dell'Unione Repubblicana, della Confederazione Operaia, dell'Associazione Reduci delle Patrie Battaglie e dei Circoli democratici. Dal 1859 al 1866, in contatto con Camillo Biseo e Giacomo Plevani, è attivo nel Partito d'Azione e nei comitati promossi dallo stesso. Nell'ottobre 1866 è con Antonio Frigerio, Camillo Biseo, Paolo Leoni, ecc. fra gli esponenti più in vista del Partito d'Azione.
Con una circolare del 26 marzo 1867 lanciava "L'Eco del Popolo", periodico politico-letterario da lui "diretto e redatto", per propugnare le teorie politiche della Sinistra Parlamentare, cioè "educazione politica del popolo, diffusione dei principij democratici coi mezzi legali... appoggiare energicamente i candidati liberali della città e provincia". Particolarmente attivo nel circolo mazziniano "Pensiero ed azione" dal gennaio 1875 fu promotore del "Circolo bresciano del progresso". Il 25 agosto 1880 fondò e diresse "Brescia Nuova", periodico politico popolare, con periodicità settimanale, diventato poi con l'8 dicembre bisettimanale, di indirizzo decisamente antimonarchico e fortemente critico verso il trasformismo di Depretis, ma sostanzialmente non antizanardelliano, anticlericale e aperto ai problemi sociali. Un processo per diffamazione su denuncia di Francesco Compagnoni accusato come spia, portarono il Tosoni l'11 novembre 1881 alle dimissioni. A distanza di un mese il Tosoni fondava il 14 dicembre "L'Avamposto. Periodico bisettimanale democratico" che riprese gli orientamenti di "Brescia Nuova". Fondatore e responsabile con Gabriele Rosa del Circolo Repubblicano, l'1 gennaio 1882 ne promuove la fusione con la Società dei Livellatori. Nel 1882 fa parte con Gabriele Rosa della Commissione per la redazione del programma dell'Unione Repubblicana. Nel 1880 ottiene la nomina a medico di circondario e nel 1883 a primario degli Spedali Civili. Poco tempo dopo impazzì e venne rinchiuso nel manicomio di Voghera dove nel giro di pochi giorni morì. Il suo cadavere fu portato a Brescia e dopo il rito civile e molti elogi dei suoi Bonizzardi, Mori, Cassola, Gabriele Rosa ecc. venne cremato. "I discorsi finivano, scrisse il cronista de "La Provincia", e le fiamme intanto crepitavano". L'8 aprile 1906 venne inaugurata sulla casa di via Trieste una lapide con la seguente iscrizione: "Amore dovere sacrificio / apostolo civile ebbero il dottor / Attilio Tosoni / che della storia fu libero scrittore / all'ideale vate operante / alla umana redenzione / che dal Mazzini pensò. / 1820 - 1883". Nel 1947 gli venne dedicata una via a Brescia.
HA PUBBLICATO: "Osservazioni sullo Spedale Civile di Brescia pel dott. Attilio Tosoni" (Lodi, tip. E. Wilmant, 1864, pp. 46, in 8°); "Dell'angina difterica. Note clinicostatistiche" (in "Commentari dell'Ateneo di Brescia", 1876, p. 211 sgg:); "A. Voltaire. Saggio biografico-letterario" (Brescia, tip. La Provincia, 1878); "La mente di Giovita Scalvini. Studi storico-critico-bibliografici" (Brescia, tip. La Provincia, 1879, p. 106); "Storia della rivoluzione di Brescia dell'anno 1849" (Brescia, Apollonio, 1882, p. 424); "Contribuzione alla terapia della Corea" (in "Annali universali di medicina", Milano, 1883). Inoltre nel volume "Brixia" (Brescia, Apollonio, 1882 pp. 143-181), "Episodi inediti della Decade bresciana 1849".
Del Tosoni si trovano autografe in Queriniana (Cartella 356) una breve "Commemorazione di Alberto Mario" (5 fogli), la "Commemorazione delle Dieci Giornate tenuta a Brescia il 6 aprile 1873" (10 fogli) e i "Frammenti della Storia della Rivoluzione di Brescia" (33 pag.).