TINTORETTO, Jacobo Robusti detto il

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TINTORETTO, Jacobo Robusti detto il

(Venezia, 1518 - 1594). Pittore. A Brescia esistettero nella collezione Lechi un "Ritratto d'uomo" (venduto al sig. Irvine, nel 1827); "Cinzia" (venduto nel 1842 a Gustav Waagen per la Galleria di Prussia); "Annunciazione", molto stimato, eseguito su commissione del doge Grimani (comperato a Milano, fu di proprietà del conte Alfredo Lechi, dal quale passò alla figlia Nina. Venduto intorno al 1910, entrò nella Collezione Castiglione di Vienna e poi in altre fino a quella del feldmaresciallo Herman Goering e messo all'asta nel dicembre 1986); il "Sacrificio di Abramo" (esportato nel saccheggio del 1799, restituito, scomparve); "Deposizione dalla Croce" (venduto a Pryor). Sandro Guerini riferisce al Tintoretto un frammento di un'ampia tela trovata nei ripostigli della chiesa parrocchiale di Preseglie, raffigurante la B.V. con il Bambino e le Ss. Caterina d'Alessandria e Orsola (?). Inoltre al pittore è stata attribuita da Enrico Maria Guzzo la "Madonna Assunta e i dodici Apostoli" della casa di riposo di Bagolino, ex convento di suore agostiniane, restaurata nel 1991 da Romeo Seccamani. In un'altra "Assunzione", opera di un discepolo del grande maestro, alcuni hanno individuato in certi particolari e specialmente in un angelo la mano del maestro. Rubata da una villa di Desenzano nel gennaio 1978 la tela venne ricuperata nel giugno seguente. Il pittore dipinse nelle sale del Consiglio Maggiore di Venezia l'assedio di Brescia del 1438. Al Tintoretto è stata attribuita (Ridolfi, Baldini, Morassi, Pittaluga ecc.) la "Trasfigurazione" (tela ad olio m 4,36 x 2,90) posta sull'altare maggiore della chiesa di S. Afra (ora S. Angela) in Brescia.