SERINA (2)

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SERINA

Nobili bresciani. Figurano nella Matricola Malatestiana dei nobili rurali del 1406 e, come rileva A. Monti della Corte, data l'identità dello stemma con quello dei Carrara (con la sola aggiunta di tre stelle nell'arma) è lecito supporre una comune origine. Sono presenti fin dal sec. XV nella quadra di S. Giovanni e anche in Chiari. Un Bertolinus era "magister manariae". Nel sec. XVI costruirono a Torbiato un palazzo passato poi ai Salvi, agli Zendrini e infine ai Panciera di Zoppola. Ancora nel 1819 Giorgio e Camillo q. Giovanni erano con 570 pertiche censuarie, molte case e due fornaci di mattoni, fra i più ricchi proprietari di Torbiato. I Serina appartenevano al Consiglio Generale della città. La famiglia, di indubbia provenienza dall'omonimo paese bergamasco, viene fatta discendere da un Francesco dottore fisico con parecchi figli fra i quali Annibale (n. 1478) e abita nella casa ora Navoni di via S. Chiara. Questo sposa Damisella e dal matrimonio nascono Antonio (sacerdote), Giov. Francesco (n. 1504) e Gerolamo ("iretto"). Giovanni Francesco da Chiara Stella ha Lodovico (n. 1539) che sposa Chiara Maggi e Camillo (n. 1544) che sposa Camilla Maggi. Continua la discendenza: Lodovico da Chiara Maggi ha quattro figli: Giorgio (canonico del Duomo (v.); Alberto (n. 1584), Annibale (n. 1605), Liviana (che sposa Nicola Boni). Da Annibale, che sposa Lelia Longo, nascono Chiara (che sposa Giulio Poncarali), Giovanni Francesco (n. 1641), Camillo e Lodovico (n. 1636, canonico del Duomo). Da Giovanni Francesco, che sposa una Barbaro, nascono: Giorgio, Annibale (n. 1688), Vincenzo. Figlio di Annibale è Giovanni Francesco che ha come figli Camillo e Giorgio. Nel 1815-1821 la famiglia, nelle persone di Giovanni Francesco e di Giorgio suo figlio, viene confermata nella nobiltà, ma poi si estingue. Stemma: «Interzato in fascia di rosso, d'argento e d'azzurro: nel primo alla sirena di carnagione coronata d'oro e con la coda bifida squamata di argento e nel terzo al botticello d'oro, accompagnato da tre stelle dello stesso».