SAN FAUSTINO, via: differenze tra le versioni

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Importante strada del centro cittadino che scorre da N a S da piazzale Cesare Battisti e finisce in piazza Rovetta a N della Loggia. È fra le vie più importanti della città e, come rileva. Franco Robecchi, la strada ha oggi un andamento omogeneo per quanto riguarda l'ampiezza del canale viario denunciando esplicitamente la matrice del tracciato: l'andamento primordiale del torrente Garza. Lo stesso Robecchi, rilevandone il percorso ondivago, sottolinea come non possieda «ai suoi lati edifici di particolare pregio se si esclude il complesso religioso dedicato ai patroni della città. Questo denuncia l'origine commerciale, artigianale e popolare della strada che si trova in un quartiere, quello del Carmine, che costituì motivo di attrazione per l'intera economia della città, tanto da provocare, sia nel XII che nel XIII secolo due espansioni delle mura urbane al fine di includere questi borghi che erano divenuti fonte di ricchezza per l'intera cittadinanza».  
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Importante strada del centro cittadino che scorre da N a S da piazzale Cesare Battisti e finisce in piazza Rovetta a N della Loggia. È fra le vie più importanti della città e, come rileva Franco Robecchi, la strada ha oggi un andamento omogeneo per quanto riguarda l'ampiezza del canale viario denunciando esplicitamente la matrice del tracciato: l'andamento primordiale del torrente Garza. Lo stesso Robecchi, rilevandone il percorso ondivago, sottolinea come non possieda «ai suoi lati edifici di particolare pregio se si esclude il complesso religioso dedicato ai patroni della città. Questo denuncia l'origine commerciale, artigianale e popolare della strada che si trova in un quartiere, quello del Carmine, che costituì motivo di attrazione per l'intera economia della città, tanto da provocare, sia nel XII che nel XIII secolo, due espansioni delle mura urbane al fine di includere questi borghi che erano divenuti fonte di ricchezza per l'intera cittadinanza».  
  
  

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SAN FAUSTINO, via

Importante strada del centro cittadino che scorre da N a S da piazzale Cesare Battisti e finisce in piazza Rovetta a N della Loggia. È fra le vie più importanti della città e, come rileva Franco Robecchi, la strada ha oggi un andamento omogeneo per quanto riguarda l'ampiezza del canale viario denunciando esplicitamente la matrice del tracciato: l'andamento primordiale del torrente Garza. Lo stesso Robecchi, rilevandone il percorso ondivago, sottolinea come non possieda «ai suoi lati edifici di particolare pregio se si esclude il complesso religioso dedicato ai patroni della città. Questo denuncia l'origine commerciale, artigianale e popolare della strada che si trova in un quartiere, quello del Carmine, che costituì motivo di attrazione per l'intera economia della città, tanto da provocare, sia nel XII che nel XIII secolo, due espansioni delle mura urbane al fine di includere questi borghi che erano divenuti fonte di ricchezza per l'intera cittadinanza».


Come ha sottolineato Pasquale Greco: «Fino al 1897, era suddivisa in: (da piazzale Cesare Battisti a piazza Rovetta) contrada di S. Faustino, piazzetta del Ponticello, contrada Rua Confettora e vicolo di Ruetta. Il secondo tratto era detto rua dai Francesi nel secolo XVI a cui si aggiunse il nome Confettora che indicava i conciatori (confettori) di pelli che in questo tratto avevano le loro case e concerie che per ragioni di spazio erano alte fino a sei piani, strette, e dotate di poggioli in legno e baltresche (solai aperti o altane), costruite lungo l'antico letto del fiume Garza, che allora correva scoperto col suo tragitto ondulato lungo la via che conserva l'antico andamento, prima che fosse praticata la deviazione di via Porta Pile (piazzale Cesare Battisti) per la difesa delle mura venete (secolo XV). Nella mappa austriaca del 1852 è indicato il tragitto del fiume Celato a oriente della via, che ricompare in brevi tratti accanto a quello del fiume Bova, che confluisce nel Celato poco a sud della fontana Rotonda che dava il nome a una via laterale (contrada della Fontana Rotonda, ora Rua Confettora). Nel secolo scorso è coperto il fiume Bova-Celato che correva quasi a confine con i fabbricati che da via Elia Capriolo arrivano fino allo spiazzo a settentrione di piazza Rovetta e demolite tutte le case a occidente di vicolo Ruetta per l'allargamento della via. Tra contrada di S. Faustino e contrada Rua Confettora l'antica piazzetta del Ponticello (tuttora esistente) raggiungibile dal ponticello sul Garza, da cui il nome, ove erano le beccherie vecchie della città, poi trasportate nell'antico quartiere medioevale esistito dove è ora piazza della Vittoria. Su via S. Faustino si notano due grandi edifici, la casa già Capretti (civ. 38) e la casa già Sterli (civ. 56), costruite nel secolo scorso dall'architetto Luigi Donegani (1793-1835)».