SABELLI o Zabelli
SABELLI o Zabelli
«Famiglia, come scrive A. Monti della Corte, cittadinesca del ceto mercantile, proveniente da Travagliato, che, raggiunta nel corso del secolo XVII una ragguardevole posizione economica e sociale, fu ammessa, nel 1740, a fare parte del Nobile Consiglio di Brescia». Della numerosa famiglia rimase con successione solo il nob. Antonio qd. Francesco dal quale discesero successivamente Francesco, Antonio, Francesco. Questi ebbe un figlio, mons. Paolo Sabelli, canonico della Cattedrale (1735 - m. il 28 ottobre 1808) sepolto in San Clemente. Suo fratello Antonio ebbe Francesco, (m. a Sirmione il 20 dicembre 1909) che venne ritenuto "una delle persone più note della società bresciana". Liberale, fu un sostenitore del partito liberale moderato e della "Sentinella Bresciana". Ci fu chi lo considerò "il prototipo di quella nobiltà la quale per solo diritto di portare un'innocua coroncina credeva in buona fede che ciò bastasse per essere qualcuno e più che inutile...». Una Sabelli esponeva nel settembre 1898 paesaggi nella mostra di Arte Moderna. I Sabelli ebbero proprietà in Lonato, Sirmione ecc.