RAINERI Faustino

RAINERI Faustino

(Sec. XVIII, morto nel 1775). Sacerdote, fu anche pittore paesaggista e fu attivo particolarmente dal 1740 al 1755. Di lui Stefano Fenaroli scrive: «Fornito di squisito discernimento apprese a dipingere da sè medesimo seguendo la maniera del Tempesta; e tanto era divenuto valente nell'imitare i quadri di lui, che chiunque trovavasi in possesso di qualche tela del suddetto autore ed amasse averne una corrispondente, la facea eseguire al nostro Raineri. Viaggiò assieme al suo amico Gaudenzio Botti per le nostre Valli copiando dal vero le più belle e pittoresche vedute, di modo che, resosi espertissimo, molti dei nostri pittori di figura si servivano di lui per aggiungere fondi di paesaggi ai loro quadri. Morì nel 1775 non molto vecchio». Fu maestro di molti giovani fra i quali Agostino Bertelli al quale lasciò disegni e stampe da lui raccolte. Molto apprezzato usò però una pessima vernice per cui i suoi quadri finirono per la maggior parte, anneriti e rovinati. "Stando alle fonti, scrive Banca, spinse l'imitazione dei modi del Mulier sino alla contraffazione: ciò che ci rende diffidenti di fronte alle numerose opere del fiammingo citate nei cataloghi delle ricche quadrerie bresciane". Nella collezione Lechi esistevano: "Paesaggio con figure" (del gusto del Tempesta), macchietta vicino a un bue. Su tela, ovale per il lungo (scomparso nel saccheggio). "Paesaggio con macchiette e pecore". Su tela, per lungo (scomparso nel saccheggio). "Cleopatra col serpe al petto, tavolino, accessori". Mezza figura al naturale. Su tela, br. 2 x 1 1/2 (venduto a Pryor).