PRANDINI Domenico

PRANDINI Domenico

(Calvisano 1713 - 25 agosto 1786). Di Giacomo. Nel 1738 sposò Elisabetta Imperadore. Capomastro e, in un'iscrizione del 1753 della parrocchiale di Calvisano, «aedificatoriae rei magister peritissimus», il che tuttavia non dovrebbe indicarlo toutcourt come capomastro ma anche come architetto. Di lui del resto lo Zamboni scrive che: «fu uomo che per il suo volere nell'architettura meritava di essere noto e adoperato in qualunque città la più vasta e la più colta». Anche nell'atto di morte è detto "capomastro-architetto" . La chiesa di Gottolengo, pure attribuitagli, è stato accertato che venne eseguita su progetto di Antonio Marchetti del 1746. Nel 1750-1753 viene indicato come impegnato nella costruzione della nuova chiesa di Verolavecchia. L'opera potrebbe essere la prima del catalogo del Prandini come architetto, come sottolinea Sandro Guerini, ma non manca il sospetto che anche in questa occasione il Prandini abbia lavorato su un disegno precedente quando ormai "la fabbrica era arrivata ad una certa altezza e le fondazioni erano state completamente impostate". Il Guerini propende a riferire il progetto ad Antonio Turbini. Solo che altre notizie lo danno progettista della chiesa iniziata nel 1753 dal capomastro Battista. La parrocchiale di Calvisano, come indica l'iscrizione posta in fondo alla chiesa, venne edificata dal 1753 al 1755 ma il progetto, come indica Fausto Balestrini, era già pronto nel 1739 e lo stesso Balestrini riferisce ad un' "opera di mastro consumato che ben si adatta al Soratino, al suo stile e al suo modo di concepire gli spazi...". "Certamente, sottolinea ancora il Balestrini, il Prandini può aver apportato delle modifiche, data l'assenza del Soratino: le riscontrerei nella facciata, meno originale della navata e dell'abside, direi da «manuale» dell'epoca. Vi sono conservati i due acroteri in pietra della chiesa precedente il che poteva decidere e fare solo il Prandini" . Nel 1761 era impegnato nella fabbrica di Leno su progetto di Antonio Marchetti. Nel 1762 prendeva in appalto la costruzione della nuova parrocchiale di Montirone su progetto di Gaspare Turbini.