MORSTABILINI Luigi
MORSTABILINI Luigi
(Ripa di Gromo, Bergamo, 15 settembre 1907 - Bergamo, 26 luglio 1989). Di Leone e di Rosa Trivella. Entrato ragazzo nel seminario di Bergamo, mentre compie gli studi di teologia frequenta la Scuola Sociale di Bergamo e si laurea nel 1930 in scienze sociali con la tesi: «Il liberalismo italiano e la libertà della scuola». Consacrato sacerdote il 30 maggio 1931, viene destinato coadiutore nella parrocchia di Boccale in città, per passare nell'autunno professore di apologetica nel liceo del Seminario di Bergamo. Nell'autunno 1934 gli viene affidato l'insegnamento della teologia morale ai chierici prefetti del nuovo Seminario minore di Clusone e di matematica nelle tre classi delle medie. Nel 1936 viene nominato vicerettore del liceo seminariale di Bergamo e professore di lingua francese nelle scuole medie, fino a quando nel 1939 assume, nel Seminario, l'insegnamento di Teologia Morale e pastorale, aggiungendo quelli di teologia spirituale, di ascetica e mistica e di sociologia. Dal 1944 al 1947 ricopre l'incarico di assistente diocesano degli Uomini di A.C. e nel 1945 quello di consulente ecclesiastico per la moralità. Nominato nel 1949 canonico penitenziere della cattedrale ed esaminatore sinodale, nel 1954 viene nominato pro vicario generale della diocesi per il clero e le attività cattoliche, e altri incarichi particolari. Eletto l'11 agosto 1962 vescovo di Veroli (Frosinone), riceve il 9 settembre la consacrazione episcopale. L'8 ottobre 1964 viene nominato vescovo di Brescia, facendo l'ingresso in diocesi l'8 dicembre. Il 3 marzo 1965 pubblica la prima lettera pastorale «Liturgia della parola». Aderendo con scrupolo alle indicazioni del Concilio Vaticano II, il 21 giugno 1965 convoca il piccolo sinodo, il 14 luglio costituisce il consiglio pastorale diocesano, caldeggia l'istituzione di consigli parrocchiali per i quali approva il 5 giugno 1969 il direttorio, mentre il 17 dicembre costituisce il segretariato per l'Ecumenismo e altri organismi, fra cui le nuove strutture diocesane in zone vicarie, ecc. (29 giugno 1967), fino alla convocazione, il 4 novembre 1978, del Sinodo Diocesano, celebrato il 7-8-9 dicembre 1979. Dal settembre 1968 al 6 luglio 1975 compie la Visita pastorale. Alla prima lettera pastorale ne seguono altre fra le quali «Ai miei sacerdoti: a coloro che lasciano, a coloro che restano» (1972), «Il cristiano e il problema morale, oggi» (1973), «Evangelizzazione, Sacramenti e comunità» (1975), «La pastorale del mondo del lavoro» (1976), «La promozione della donna» (1977), «Conversazione con i miei sacerdoti» (1978), ecc. oltre alle lettere collettive dell'Episcopato lombardo. Nel 1968 provvede al completamento del Seminario nuovo, nel 1973 alla sistemazione dell'ex Seminario Santangelo, trasformato in Centro Pastorale Paolo VI, inaugurato il 9 novembre 1974, al restauro nel 1974 del Salone vescovile con l'inaugurazione del monumento a Paolo VI del Manfrini. Promulga il «Proprio Bresciano» per la S. Messa , cioè il calendario liturgico diocesano, il «Proprio per la liturgia delle ore» ed istituisce le Stazioni Quaresimali. Istituisce in diocesi l'Opera diocesana dei ritiri e degli esercizi spirituali (1965), l'Unione diocesana sacristi (1966). Tra le molte iniziative del suo episcopato promuove il Consultorio prematrimoniale e matrimoniale (1966), la Scuola di teologia per laici (1966), l'Archivio e il Museo Diocesano. Presidente della Commissione speciale C.E.I.A.L., dal 1971 fino al 1977 è rieletto presidente della Commissione Episcopale per la cooperazione tra le chiese, membro del consiglio permanente della CEI, e il 9 aprile 1973 (fino al 1978) consultore della S. Congregazione per l'Evangelizzazione dei popoli, il 25 aprile 1978 membro della S. Congregazione dei Vescovi. Numerosi i pellegrinaggi da lui presieduti e non pochi i viaggi in terra di missione e fra gli emigranti. Prepara il libro Sinodale promulgato il 22 novembre 1981. Il 30 novembre 1980 promulga alcune riforme della Curia diocesana. Il 26 settembre 1982 riceve Papa Giovanni Paolo II nella sua visita a Brescia. Il 7 aprile 1983 rinuncia, per raggiunti limiti di età, alla diocesi, ritirandosi a Scanzorosciate, presso le suore orsoline di Gandino. Morto nel 1989,viene sepolto in Duomo Nuovo di Brescia nella navata di sinistra davanti al monumento a Paolo VI. Nel primo anniversario della morte gli venne eretto un monumento con il busto opera delle sculture Piero Cattaneo. Una lapide gli viene dedicata nel novembre 1990 nella nuova chiesa di S. Luigi a S. Polo.