GNUTTI Giacomo

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GNUTTI Giacomo

(Lumezzane, 27 novembre 1839 - 8 gennaio 1897). Di Andrea e di Maddalena Zanni. Fervido patriota e garibaldino. Nel 1860 aprì nel maglio fondato da Gaetano Nember nel 1730, una officina chiamata "del fuoco grosso" per la forgiatura e arrotatura di mezzi agricoli, dopo aver lavorato in precedenza, anche se saltuariamente, per il ripristino e la messa a punto di vecchie armature per cimeli e musei. Sembra che in essa abbia fucinato anche per Garibaldi. Portatosi a Torino presso quell'Arsenale riuscì a penetrarvi sotto la veste di venditore di dolciumi riuscendo a carpirne parecchi segreti. Tornato a Lumezzane incominciò a fabbricare armature in acciaio sbalzato, sciabole e baionette. Dal matrimonio con Elisabetta Saleri ebbe otto figli: Serafino, Angelo, Benedetto, Eugenio, Alessandro, Andrea, Emilia e Maria. Aiutato dai figli, e specie da Serafino, egli andò avviando la produzione anche nel settore delle armi bianche continuata poi da questi sotto la guida dello zio Andrea. Nel 1860 diede vita ad una piccola officina artigiana per la lavorazione di armi bianche, in continuo contatto con i governi italiani. Gli successe Serafino Gnutti(v.).