ANGELA Merici, S.

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ANGELA Merici, S.

Fondatrice delle Orsoline. Nata il 21 marzo 1470 o 1474, a Desenzano del Garda, da modesta famiglia; orfana a 15 anni, andò a vivere a Salò presso uno zio, assieme ad una sorella. Poi entrò nel Terz'Ordine Francescano per aver facilitate le pratiche di pietà. Morto lo zio, Angela a 20 anni tornò a Desenzano dove, al Brudazzo, nel 1497 o 1498, ebbe la visione della Scala di Giacobbe, popolata da giovanette che salivano al cielo, ognuna accompagnata da un Angelo. Una delle fanciulle, in cui Angela ravvisò una compagna morta, la esortò a costituire una comunità di giovani. Ciò che Angela fece subito radunando intorno a sé fanciulle povere, per istruirle nel lavoro e nelle opere di bene, specie nell'assistenza agli infermi. Trasferitasi a Brescia nel 1516, per invito della famiglia Patengola, continuò la sua attività di preghiera e di carità. Compì pellegrinaggi a Mantova alla tomba di Osanna Andreasi (1522), in Terra Santa (1524), a Roma (per il giubileo del 1525), dove declinò l'offerta di Clemente XI di rimanervi. Nel 1529 si ritirò a Cremona per sfuggire alle soldatesche di Carlo V. Guarita da una gravissima malattia andò in pellegrinaggio al Sacro Monte di Varallo, dove predisse la fine della guerra, che avvenne il 5 agosto dello stesso anno. Tornata a Brescia nel 1533, riunì presso sant' Afra un buon gruppo di giovani donne di ogni ceto sociale (giovani e vedove), costituendo il primo nucleo della Compagnia di sant'Orsola, con scopi di formazione della gioventù e riforma della famiglia. Dopo un periodo di preparazione, il 25 novembre 1535 sant'Angela e le sue compagne decidevano di dedicarsi completamente alle opere di carità, all'assistenza della gioventù e delle famiglie, secondo una regola che fu poi approvata da mons. Lorenzo Nuzio, Vicario generale del card.Francesco Cornaro, vescovo di Brescia, l'8 agosto 1536. La regola si fondava su un minimo di vita comune e su un massimo di sacrificio, specie a servizio della Chiesa nella gioventù e nelle famiglie (le religiose vivevano presso le proprie famiglie e si trovavano in riunioni periodiche abbastanza frequenti). L'8 marzo 1537 Angela veniva eletta Superiora a vita. Morì a Brescia, dopo breve malattia, il 27 gennaio 1540 e fu sepolta nella Chiesa di s. Afra, dopo aver dedicato i suoi ultimi anni alla formazione spirituale delle sue figlie e a dettare al suo confessore, il Cozzando, i "Ricordi delle Avvisatrici", il "Testamento spirituale" e la "Regola". Il suo culto si diffuse rapidamente. Il processo di canonizzazione fu iniziato da s.Carlo Borromeo. Il decreto fu promulgato da Clemente XIII il 30 aprile 1768, mentre alla canonizzazione provvide Pio VI il 24 maggio 1805. L' 11 luglio 1861 Pio IX estendeva il culto alla Chiesa universale, mentre nel Santuario viene celebrato il 29 gennaio. Sant'Angela è una tipica figura della Riforma cattolica, sia nella spiritualità severa e pur aperta al tempo in cui visse, sia nella carità fervida, sia nell'intensità dell'apostolato.