AFRA, S.

AFRA, S.

Santa, martire. Secondo la leggenda fu moglie di Italico, notabile bresciano che avrebbe portato nell'anfiteatro di Brescia il simulacro di Saturno, perché i cristiani fossero sbranati ai suoi piedi dalle belve. Convertita dai ss.Faustino e Giovita, ai patimenti dei quali fu presente, e battezzata dal Vescovo s.Apollonio, Afra avrebbe, con un segno di croce, arrestata la furia di cinque tori che si accosciarono docili ai piedi dei martiri. La scena avrebbe convinto tremila presenti a proclamarsi cristiani. Denunziata all'imperatore Adriano come cristiana, Afra avrebbe subito il martirio, assieme alla schiava Samaritana. A Brescia ebbe il nome di s.Afra la chiesa sorta sull'antichissimo cimitero cristiano di san Latino. La chiesa si era chiamata prima di san Faustino "ad Sanguinem", perché la leggenda vuole ivi martirizzati i santi Faustino e Giovita. La chiesa di sant'Afra, pressoché distrutta da bombardamento alleato nel marzo del 1945, fu ricostruita e dedicata a s.Angela Merici, della quale custudisce la tomba, che ivi già si trovava.