RODENGO - SAIANO

Versione del 10 nov 2019 alle 12:12 di Pgibe (Discussione | contributi)

(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

RODENGO - SAIANO

Comune costituitosi nel 1928 con l'unione di quelli di Rodengo e Saiano. Del comune Rodengo è la frazione a S sulla destra del Gandovere mentre la frazione di Saiano è a N e comprende i centri di Castello, Ponte Cingoli e Padergnone che si stendono da O a E lungo i rilievi collinari da 147 a 575 m. s.l.m. (178 il municipio). Superficie kmq. 12,74. Il territorio comunale si estende a N sulla statale 512 lungo pianure e colline fino al monte Delma (387 m.). Comuni limitrofi: Ome, Gussago, Paderno Franciacorta, Passirano, Monticelli Brusati. Fra le località segnate in planimetria sono le frazioni: Castello, Padergnone (a km. 1,253), Corneto (a km. 1), Saiano (a 300 m.), Ponte Cingoli, Rodengo, Cantarana, Muraga, Bettolino, Colombaia, Delma (km. 1,500). Località semplici e caseggiati: Santella della Febbre, Calvario, La Fontana, Valzina, Villa Fenaroli, Gazzo, S. Filippo, S. Rocco, Monticella, La Rocca, Mura, Pedenaga, Cantone, Bettola, Breda, Colombarotto, Roccolo, Paradello, Fenil Nuovo, Moie di sopra, di sotto, di mezzo. Fra le cascine: Ponte Nuovo - Monastero - Casino - Finiletto - Trebeschi - Presti - Sassonia Benedetta - Nuova.


L'unione provocò inevitabili dissapori e contrasti mentre ebbe successo l'azione pacificatrice che fu soprattutto opera del dott. Nicola Piotti (1872-1936) che si meritò dal comune la Medaglia d'oro di benemerenza anche per l'attenzione che rivolse ai problemi scolastici. Il 18 ottobre 1936 veniva inaugurato a Rodengo il nuovo edificio scolastico progettato da Mario Appiotti ed edificato dall'impresa Bianchi e Brignoni. Al contempo venivano migliorate le strade, e l'approvvigionamento idrico.


La seconda guerra mondiale oltre che richiedere vittime portò al comune notevoli disagi specie per l'occupazione prima da parte di truppe italiane e poi di quelle tedesche del Monastero, nel quale vennero sistemati anche molti sfollati. Agitati furono soprattutto i mesi della Repubblica Sociale Italiana e della Resistenza. Attiva fin dall'ottobre 1943, quest'ultima si andò sempre più organizzando trovando soprattutto ostacoli nella presenza nella villa Fenaroli a Corneto, dal gennaio 1945, del comando di SS tedesche con Luis Thaler e dell'installazione delle truppe nel convento di Saiano. Specie dal marzo nella villa vennero rinchiuse persone sospette che nei giorni della insurrezione salirono a trenta, compresi giovani che erano stati sorpresi con le armi in mano. Dieci prigionieri, fra cui il dott. Giambattista Vighenzi, segretario comunale e membro del C.L.N. locale, vennero fucilati mentre il Thaler, datosi alla fuga con una trentina di uomini, venne sorpreso a Tengattini di Paratico da insorti della zona e catturato dopo una rabbiosa difesa che costò la vita a sette patrioti e a undici tedeschi. Condotto a Brescia fu condannato a morte, trascinato a Corneto e fucilato nei pressi della villa Fenaroli. Ai caduti partigiani venne eretto sulla collina di Corneto un monumento inaugurato il 27 febbraio 1946.


Finita la guerra oltre al riassetto del bilancio vennero costruite le scuole al Bettolino e risistemato l'edificio scolastico del capoluogo, avviato il piano edilizio Fanfani; allargata la rete idraulica, ampliato il cimitero. Seguirono poi negli anni '60 e '70 opere edilizie e stradali di notevole rilievo. Singolari esperienze locali di sapore polemico furono nel 1956 il periodico anonimo "Giornale del fante" pubblicato da un "Uomo della strada", e dall'agosto 1986 la "Zanzara" che cessò nel 1987. Intensa l'attività anche negli anni '80. Nel 1982 veniva impostata la costruzione di un centro polisportivo per calcio, tennis, pattinaggio, basket, pallavolo. Impresa conclusa con un centro polivalente inaugurato il 27 agosto 1989. Nel 1987 venivano lanciati progetti di verde e al contempo sorgevano capannoni artigianali. Il 16 ottobre 1988 veniva inaugurata la casa della solidarietà nei pressi dell'abbazia, il centro del Pronto Soccorso sede dell'Avis, e la sede degli alpini inaugurata il 15 ottobre 1988, oltre alla ristrutturazione, nel 1989, di abitazioni in via Biline. Nel 1983 veniva realizzata la rete di distribuzione di gas metano e sistemato con parcheggi, rotonde e marciapiedi il centro; il 3 settembre 1989 veniva inaugurato il centro sportivo con campo di calcio, pista atletica, campi da tennis, piattaforma polivalente, al quale seguiva nel 1990 la palestra. Gli anni '90 hanno visto il paese cambiare del tutto fisionomia, attraverso opere sempre più imponenti. Nel 1996 veniva restaurato il vecchio municipio ed inaugurato il monumento agli alpini, opera di Vittorio Piotti. Nel settembre 1991 venivano consegnati appartamenti agli anziani, mentre, in località Moie, Luigi Colosio realizzava uno dei più grandi centri commerciali (Colmark) inaugurato il 29 novembre 1991, mentre nel 1992 in località Corneto veniva realizzato in luogo di una porcilaia un vasto residence. Nel 1993 veniva sistemato, con l'aggiunta di una nuova ala, l'asilo "Anna e Maria Fenaroli ; nel 1994 veniva costruita una nuova palestra; l'1 luglio 1995 veniva inaugurato il palazzetto dello sport. Nello stesso anno, nel complesso commerciale che ospita il supermercato, venne aperto un nuovo ufficio postale. Interventi di restauro vennero apportati nel 1996 agli edifici scolastici; nello stesso anno per iniziativa del Comune e grazie alla Cooperativa "Tempo Libero" veniva aperto l'"Informagiovani". Benedetta nel giugno 1995 la prima pietra, a tempo di record è stata costruita una casa di riposo per 100 anziani estesa oltre che ai bisognosi di Rodengo-Saiano anche a quelli di Ome, Paderno, Provaglio d'Iseo. Dal 1996 tra Padergnone e Ponte Cingoli nasceva un nuovo quartiere chiamato "La Santa". Fin dal 1987 veniva lanciato un programma verde che vide avviati poi il Parco del Gandovere e il Parco alle Bettole. Da segnalare, soprattutto negli ultimi decenni, l'intensificarsi dell'attività assistenziale che ha riscosso successi e riconoscimenti particolari. Alla fondazione della sezione Avis nel 1971, sono seguiti la fondazione nel 1974 di un attivo gruppo di volontari e del Soccorso Pubblico Franciacorta che ha avuto nel 1983 una nuova struttura. Nel 1994 contava 160 volontari e cinque autovetture. Nel maggio 1986 intanto si era costituita, con sede nella cascina Paradello, la Cooperativa di solidarietà "Comunità Nuova" e nel 1992 veniva programmato un centro anziani. A Rodengo-Saiano facevano riferimento nel novembre 1997 anche per gli interventi in Umbria colpita dal terremoto, i gruppi della Protezione Civile della Franciacorta che il 30 novembre 1997 inaugurava i nuovi locali ricavati all'interno dell'ex asilo nido. L'attività culturale, del tempo libero e sportiva ha pure avuto negli ultimi anni intenso sviluppo. Centro culturale di primo ordine è diventata dal 1969 con la ritornata presenza dei monaci olivetani l'abbazia che ospita, in continuità, convegni, mostre, manifestazioni, le più varie e significative. Dal 1971 è attivo, per merito soprattutto di Giacomo Gelfi, il "Club 33". È stata inoltre promossa la compagnia teatrale "Chè dè èl" ed è rinato, sotto la guida di Amos Ranieri, il corpo bandistico che si era sciolto nel 1972. Nel 1990 veniva programmata una fortunata Biennale del vernacolo (o del dialetto).


L'attività sportiva ha visto formarsi nel 1980, sotto la guida di Gianni Boschi, la squadra di calcio; sulla scia della nascita nel 1986 dell'Atletica Rodengo Saiano sono venute altre attività sportive: pallavolo, karaté, quella del Gruppo ciclistico amatoriale, motociclismo ecc. fino all'allestimento nel 1981 di una pista per piccoli aerei da turismo. Singolare l'attività del "Gruppo Escursionistico Rodengo Saiano (GERS)" fondato nel 1987 e che nel 1989 tracciava un sentiero (numero uno) dalla Rocca al Pianello. Grande successo ha avuto dal 1976 il Palio delle contrade, ma a riassumere e a conglobare tutta l'attività è venuta nel 1989, promossa dall'Associazione Calcio e dall'Atletica Rodengo-Saiano, la Festa dello Sport che è andata coinvolgendo tutte le associazioni ed iniziative sportive dal volo in mongolfiera all'enduro e che poi si è allargata fino a diventare la "Settimana culturale e sportiva". Feste: S. Nicola da Bari (6 dicembre), Cristo Re (ultima domenica di ottobre) a Saiano; S. Rocco (16 agosto) a Padergnone. Fra i personaggi più in vista oltre ai Rodengo, ai Masperoni ecc. sono da segnalare il gesuita p. Orazio Borgondio (m. nel 1771) illustre matematico, lo scultore e scrittore Vittorio Piotti.




L'ECONOMIA eminentemente agricola fino a pochi decenni fa, produsse soprattutto cereali, foraggi e, sulle alture, uva. Sviluppati l'allevamento del bestiame e la pollicoltura. Sviluppata anche l'area boschiva come indica il toponimo "Gazzo" rimasto ad una cascina presso Corneto, illustrata da Cinzio De Carli nel 1994. Nella zona alta sviluppati i pascoli. Nel 1886 il "terreno fruttifero", come scriveva L. Fè d'Ostiani, era "coltivato per due ottavi a bosco, due ottavi a vigna e quattro ottavi aratorio e a prati". In tale anno vi esistevano trentatrè cavalli, undici muli, quindici asini, duecentoottantasei buoi, centotrentadue pecore, sedici capre e quarantadue suini. Nel 1610 vivevano sul territorio 25 paia di buoi, 18 cavalli da soma e vi esistevano 25 carri agricoli. In auge la bachicoltura che nel 1874 vedeva presenti all'Esposizione di Brescia due bachicultori con un grande "allevamento di bachi unito in vasta bacheria con stufe ad aria calda". Abbondante la raccolta delle mele specie in alcuni frutteti come quelli del dott. Giacomo Fonteni, e di Luigi Tidoldini ("Il frutteto") a Padergnone. Apprezzata la produzione del vino, che ha visto nel 1979 la nascita con sede in Cantarane delle cantine della "Mirabella" che in pochi anni arrivò a produrre centinaia di migliaia di bottiglie di Rosso Franciacorta, di Bianco e di Spumante. In sviluppo la coltivazione delle olive. L'abbazia ospitò dal 1996 l'Associazione produttori d'olio d'oliva della Franciacorta.


"Paese dei mulini" per una singolare presenza fin dall'antichità sul Gandovere e sulla Seriola che venne per questo nominata "Molinara". Nel 1610, a quanto attesta il Da Lezze, ne possedeva 9. Nel 1933 ne possedeva ancora quattro (Giuseppe Veneziani, Faustino Bianchetti, Giacomo Verzelletti, Vincenzo Branico). Attiva negli anni '50 una cantina sociale, un'azienda per la lavorazione delle carni, una fonderia artistica, un'officina di carpenteria metallica. Molti sono stati coloro che, per lavoro, hanno incrementato il pendolarismo quotidiano su Milano e su Iseo. L'industria ha fatto la sua comparsa nel 1952 sulla via Provinciale con la "Orizio s.p.a." per la produzione di macchine circolari tessili, seguita dalla P.P.I.-Pedrini produttrice di articoli casalinghi; dalla "E.M.I. s.r.l. (Ettore Marchina Impianti) tra le aziende leader degli impianti idroelettrici. Nel 1969 Pietro Capretti fondava la "GAUSS" industria elettromagnetica e di robot. Nel 1972 veniva fondata la Metallurgica Trafilati Alluminio (METRA) s.p.a. azienda privata leader nel settore. Nel 1975 Franco Rossetti fondava la "Music Box" prima in Italia nella fabbricazione di "CO" (cassette semilavorate). Negli stessi anni apriva uno stabilimento di impiantistica siderurgica la Danieli di Butrio (Udine) passato nel 1983 all'ex direttore Bruno Fappani, mentre Pasquale Maestri e Angelo Zampedri davano vita a "Il Pastaio". Nel dicembre 1987 veniva inaugurata la Boventi Carni s.p.a. azienda leader nel settore delle carni. Negli anni '90 le aziende di rilievo, oltre quelle ricordate, erano l'Alcoors s.r.l. (via Moie) per la lavorazione di alluminio, la Boventi Giuseppe s.p.a., (via Provinciale) per il commercio di animali vivi, il Caseificio Ilfa s.r.l. (via Colombaie 1), la Cometal Engineering s.r.l. per la produzione di forni; la Gemma Sider s.r.l. (via Castelli, 10) per prodotti siderurgici, la Gamma Trattamenti Tecnici s.r.l. (per trattamenti termici); la General Assembly s.r.l. (via Ponte Cingoli, 1) di meccanica generale; la .M.A.V. s.p.a. (via Provinciale Stacca 43) per l'estrusione e la laminazione, la Plastosac Italiana s.r.l. (via Provinciale 21/a) per la produzione di bobine e in sacchi in polietilene; la Ronconi s.p.a. per costruzioni meccaniche; la Tecnofondi s.p.a. per produzione di fondi bombati.


Tuttavia l'agricoltura rimane ancora l'attività più diffusa. Dei 612 ettari utilizzati a scopo agricolo nel 1990, 85 erano destinati ancora a vigneto. Prelibati il vino rosso e gli spumanti. I rimanenti ettari producono foraggio e cereali consentendo buoni allevamenti di bestiame. Molti ancora sono i coltivatori diretti. Il censimento del 1991 riporta questi dati: occupati 2.804 in 391 unità aziendali. Di essi 1.586 sono occupati in aziende manifatturiere, artigiane e agricole, mentre le attività commerciali sono 114 per un totale di 745 addetti. Esiste ancora, pur essendo diminuito di molto, il fenomeno del pendolarismo soprattutto verso Brescia. Nel 1994 l'industria assorbiva il 75 per cento della popolazione, l'agricoltura il 24,2 per cento e i servizi lo 0,60 per cento. In sviluppo anche l'attività commerciale specie con la collocazione alle Moie per iniziativa del Colmark del "Pantamarket", self service all'ingrosso.




SINDACI: 1946 - dicembre 1951 - Alessandro Guerrini; 1952 - agosto 1957 - Alessandro Molinari; agosto 1957 - 1960 - Secondo Bertoli; 1960 - settembre 1962 Pieregidio Gelfi; settembre 1962 - ottobre 1972 - Alessandro Molinari; ottobre 1972 - giugno 1977 - Giuseppe Cavagnola; giugno 1977 - 1985 - Lino Bonetti; 1985-1999 - Alessandro Ferrari.