CANTASTORIE e Canterini: differenze tra le versioni
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CANTASTORIE e Canterini
Anche a Brescia fiorirono nel sec. XIV e XV i popolari "cantarì" serie di storie rimate di natura popolare - giullaresca, composte da poeti molto vicini al popolo. Questi canti ebbero una larga fioritura preparando anche l'avvento dei grandi poemi cavallereschi italiani. Fra i cantastorie bresciani troviamo nel sec. XV "Nicola e Zoane de Bressa che cantano li mesi" che Borso d'Este si diletta di ascoltare. Canterini bresciani sono presenti anche in Brescia. Documenti del dicembre 1497 accennano a Claudio "canterino della Signoria de Monsignor Vescovo" e nel 1562 accennano a Battista di Stancheri "ditto canterino". I soggetti sono signori e cavalieri, trattati per scherzo oltre che personaggi popolari, ma non di rado riguardano Gesù, la Madonna e i Santi. Fra gli ultimi cantastorie che ebbero notorietà nel periodo 1920-1940 si ricordano Luigi Bollani e Pastorino Iris.