PEDINI MARIO

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PEDINI MARIO


Montichiari

Pianista.

Ha studiato organo con Carlo Inico che a sua volta ebbe lezioni da Marco Enrico Bossi. Proviene da una famiglia di musicisti essendo il padre un violinista che aveva uno zio violoncellista della Scala. Ha iniziato lo studio a 10 anni su un pianoforte inadeguato, date le ristrettezze finanziarie della famiglia, comperato a rate da un prete di Montichiari, don Giovanni, con telaio in legno e pedali senza eco. Nonostante ciò il Pedini si esibì, giovanissimo, in concerto al liceo di Castiglione durante una festa della scuola. Mario Pedini laureatosi in filosofia e giurisprudenza, ha iniziato l'attività di parlamentare con l'elezione alla camera nel 1953. Numerosi gli incarichi di governo ricoperti da Pedini, ma vogliamo ricordare i più significativi: ministro per i Beni Culturali (1976-1978) e ministro della Pubblica Istruzione (dal marzo 1978 al marzo 1979). La musica è sempre nel suo cuore tanto che molti sono i momenti di maggior soddisfazione come quando, durante una pausa di un convegno alla Radio trentina, su un pianoforte a coda viene invitato ad alcuni passaggi sull'Appassionata di Beethoven che l'operatore mette in onda con questo commento: "Chi suona non è un pianista di professione..è un buon dilettante…ma è anche il vostro nuovo sottosegretario, che così vi augura buona fine e buon principio d'anno". Come sottosegretario agli esteri ha avuto occasione di suonare assieme ad altri pianisti come l'ambasciatore Egidio Ortona a Washington. Altro interessante personaggio politico con il quale Pedini ebbe modo di suonare è stato Amintore Fanfani che oltre a musicista è anche pittore di buon livello. Va a merito di Mario Pedini l'aver varato assieme al prof. Sisinni, direttore generale dei Beni Culturali, nel giugno del 1977, la "Settimana dei Beni musicali" poi trasformatasi in "Rassegna Musicale Suoni ed Immagini". Nel 2002 è uscito un volume di 44 pagine ad opera di Antonio Barbon dal titolo "Mario Pedini un ministro che ha amato il pianoforte"; un esemplare di detto volume, con dedica del pianista-ministro, è reperibile presso la biblioteca musicale di via Trieste.