VIGLIANI Antonio: differenze tra le versioni

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Sec. XVIII-XIX. Capomastro, architetto. Valentino Volta lo dice successore di Antonio Marchetti in diversi cantieri rimasti senza direzione alla sua morte. Di lui scrive ("La chiesa di S. Maria della Pace", p. 97): «vecchio capomastro, ebbe modo di vivere in prima persona gran parte della ricostruzione edilizia nel periodo napoleonico». Nel 1798 firma una planimetria della zona di Piazza Mercato. Dal 1808 per circa vent' anni risulta impegnato a Brescia in lavori in diverse abitazioni, in più interventi nella basilica dei SS. Nazaro e Celso, nel sovralzo del campanile della chiesa di S. Faustino, ecc. Nel 1825 con Pietro Antonio Zobbio progetta la costruzione del quarto braccio dell'infermeria dell'Ospedale di S. Luca, non realizzato. Il 15 giugno 1827 risulta ancora nell'elenco dei capimastri accreditati presso gli organi del governo austriaco. Nel 1831 gli viene affidato l'incarico di "collaudo in corso d'opera" della cupola di S. Maria della Pace.  
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Sec. XVIII-XIX, morto il 22 aprile 1834 (è sepolto al Vantiniano al cinerario 1). Capomastro, architetto. Valentino Volta lo dice successore di Antonio Marchetti in diversi cantieri rimasti senza direzione alla sua morte. Di lui scrive ("La chiesa di S. Maria della Pace", p. 97): «vecchio capomastro, ebbe modo di vivere in prima persona gran parte della ricostruzione edilizia nel periodo napoleonico». Nel 1798 firma una planimetria della zona di Piazza Mercato. Dal 1808 per circa vent' anni risulta impegnato a Brescia in lavori in diverse abitazioni, in più interventi nella basilica dei SS. Nazaro e Celso, nel sovralzo del campanile della chiesa di S. Faustino, ecc. Nel 1825 con Pietro Antonio Zobbio progetta la costruzione del quarto braccio dell'infermeria dell'Ospedale di S. Luca, non realizzato. Il 15 giugno 1827 risulta ancora nell'elenco dei capimastri accreditati presso gli organi del governo austriaco. Nel 1831 gli viene affidato l'incarico di "collaudo in corso d'opera" della cupola di S. Maria della Pace.  
  
  

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VIGLIANI Antonio

Sec. XVIII-XIX, morto il 22 aprile 1834 (è sepolto al Vantiniano al cinerario 1). Capomastro, architetto. Valentino Volta lo dice successore di Antonio Marchetti in diversi cantieri rimasti senza direzione alla sua morte. Di lui scrive ("La chiesa di S. Maria della Pace", p. 97): «vecchio capomastro, ebbe modo di vivere in prima persona gran parte della ricostruzione edilizia nel periodo napoleonico». Nel 1798 firma una planimetria della zona di Piazza Mercato. Dal 1808 per circa vent' anni risulta impegnato a Brescia in lavori in diverse abitazioni, in più interventi nella basilica dei SS. Nazaro e Celso, nel sovralzo del campanile della chiesa di S. Faustino, ecc. Nel 1825 con Pietro Antonio Zobbio progetta la costruzione del quarto braccio dell'infermeria dell'Ospedale di S. Luca, non realizzato. Il 15 giugno 1827 risulta ancora nell'elenco dei capimastri accreditati presso gli organi del governo austriaco. Nel 1831 gli viene affidato l'incarico di "collaudo in corso d'opera" della cupola di S. Maria della Pace.


Dagli studi finora compiuti non è emerso se Antonio Vigliani e il capomastro e architetto Pietro Antonio (v.) siano la stessa persona. Un parente di Antonio, forse nipote e, secondo C. Boselli, di nome Giovanni, nel maggio 1836 è "giovane di studio" presso lo studio di Rodolfo Vantini. Egli ha accompagnato il Vantini nei suoi sopralluoghi nel 1833, 1835, 1836, 1837.


Delle opere di Antonio Vigliani a Brescia Valentino Volta ("Immagini di una città borghese: la Brescia degli ingegneri e architetti dell'800", in corso di stampa nel 2007) ha steso il seguente elenco: Casa Calzoni ora Faroni in via Cavalletto 32 (Fè, p. 52); riforma alla casa del conte Galeazzo Luzzago, fronteggiante a monte la Piazza di S. Barnaba; 3 agosto 1808 - Dichiarazione del Berenzi per i lavori all'Orto Botanico del Ginnasio (poi Liceo e quindi Ateneo) che allora era nell'ex monastero di S. Domenico; 14 dicembre 1808 - Sopralluogo della Deputazione per riconoscere le opere eseguite dall'arch. Vigliani nei locali del Liceo; 6 aprile 1811 - Sovralzo casa del sig. Vincenzo Colla, Portici delle Pescarie 1290; 29 agosto 1811 - Sovralzo del Campanile della Chiesa di S. Faustino per conto della fabbriceria della Parrocchia Prepositurale dei SS. Faustino e Giovita; 24 maggio 1813 - Casa del sig. Alessandro Foresti, nella contrada dei Cavagnini; 16 ottobre 1813 - Casa del sig. Francesco Bargnani, ex casa Papa, in contrada di S. Cosmo n. 2055; 30 settembre 1814 - Sistemazione della piazzetta antistante la Prepositurale insigne dei Santi Nazaro e Celso; 15 dicembre 1814 - Casa del sig. Luigi Torre, nell'ex convento di S. Giuseppe, con facciata sulla contrada di S. Giorgio; 4 settembre 1815 - Casa del sig. Battista Musitelli in Contrada del Cavalletto; dicembre 1815 - Casa del sig. Domenico Benasaglio, sotto i portici in Contrada del Granarolo n. 1277; 24 ottobre 1815 - Restauro della casa del sig. Giuseppe Zuccoli in Contrada delle Muse; 3 febbraio 1817 - Casa del conte Giuseppe Rota in via S. Carlino; 1819 - Casa Abate Campani in S. Nazaro; 5 febbraio 1821 - Casa del conte Caruso Bona; 4 settembre 1826 - Casa delle Sorelle Pasquali del fu Pasquali di Bovezzo, in angolo via Due Torri e contrada S. Rocco n. 2649.


Fuori Brescia gli è attribuita la sagrestia ottagonale della parrocchiale di Paderno Franciacorta (1812-1814). Nel 1821 presentava un progetto per la parrocchiale di Vallio. Secondo Gabriele Bocchio ("La parrocchia di Muscoline e la sua torre campanaria", di prossima pubblicazione) Antonio Vigliani risulta «aver fatto il disegno della chiesa di Muscoline», pagato lire 170.12 il 14 novembre 1825.