VERZELETTI Ettore

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VERZELETTI Ettore

(Cazzago S. Martino, 15 ottobre 1929 - Passirano, 7 maggio 2001). Di Angelo e di Maria Ghitti. Decoratore, restauratore e pittore. Iniziò giovanissimo l'attività artigianale, facendo un lungo apprendistato e frequentando i corsi di disegno e pittura del prof. Gerolamo Calca di Rovato. Conoscitore di tutte le tecniche della pittura e della decorazione, dalla tempera, all'olio, all'acquerello, all'affresco, lavorò nella maggior parte dei palazzi, delle chiese, delle ville, delle santelle della Franciacorta. Tra gli interventi di restauro più importanti vi è quello della parrocchiale di Bornato che fra ori, finti marmi e fregi evidenzia la sua grandissima perizia. Tra gli altri interventi di restauro: alla parrocchiale di Erbusco, a villa Maggi a Calino, al Castello di Bornato, a villa Barboglio a Camignone, a villa Calini a Torbiato, ecc.


Negli anni Cinquanta-Sessanta, fece parte della compagnia filodrammatica "Don Luigi Panelli" di Bornato dipingendo gli scenari per le commedie. Diresse per anni i corsi di pittura organizzati dal Gruppo comunale pittori "Emilio Pasini" di Cazzago San Martino, che gli ha dedicato, nel 2002, una monografia.


Pittore autodidatta, riprodusse la Franciacorta in innumerevoli tele con squisita sensibilità di colori, caldi e brillanti, di forme e di luce. Partecipò a mostre collettive e personali a Brescia, Bologna, Iseo, Bornato, ecc. Nel maggio 1998 espose sue opere in una mostra personale a Calino. Come ha scritto A. Chiappani, «nel modello pittorico di Ettore Verzeletti prevale il verismo idealistico con un'accentuata rilevanza decorativa, capace di porre in una luce vagamente favolistica il contesto paesaggistico delle proposte figurative». Di lui ha scritto Guido Stella: «Possiede l'amore del mestiere, l'occhio abituato a contemplare la sua terra, la capacità di scegliere un dato taglio che permetta una composizione ordinata... il colore brilla a tratti e fa scorgere l'onestà di un uomo che dal suo angolo di paese guarda al mondo con occhio limpido».