VELODROMO

Versione del 11 apr 2021 alle 16:14 di Pgibe (Discussione | contributi) (una versione importata: Import volume XX)

(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

VELODROMO

Già nei primi anni '90 del sec. XIX esisteva fuori Porta Venezia, in mezzo ai campi, un rudimentale velodromo (pista per competizioni ciclistiche) sostituito da uno nuovo più funzionale, allestito dalla Società "Forza e Costanza", inaugurato nell'agosto 1894. Cinto da uno steccato, aveva una pista di 500 metri di giro; a N erano sistemati i terzi posti ombreggiati da gelsi, a S i secondi e primi e quelli speciali con le tribune per la presidenza della società e le Autorità. La pista, «costruita con tutte le regole volute dalle leggi dinamiche e di equilibrio riferentesi alle corse ciclistiche, girava attorno ad un grande prato nel quale erano collocati due padiglioni, uno per la giuria e l'altro per la stampa». Nello «scompartimento del traguardo erano sistemati diversi caselli» destinati al "vestiario" e allo "spogliatoio".


Nello stesso anno, a distanza di pochi giorni il Veloce Club "Vittoria" (v.) inaugurava una propria pista tra Porta Milano e Porta Trento e precisamente «fra la caserma d'artiglieria e piazza d'armi». Costruita «in terra battuta e lisciata con polvere di strada» (uno strato uguagliante di sabbia stradale e di calce) aveva un percorso totale di 500 m con due rettilinei di cento metri ciascuno e due tratti curvilinei di complessivi 300 m. Era larga m 8 e mezzo. Era completata con palchi, traguardo, spogliatoi, doccia, recinto per carrozze e "servizio caffè". Progettista: l'ing. conte Raul Bona.


Attivo negli anni '20 il velodromo di Pontevico. Un velodromo veniva costruito nel 1926 a Chiari nel quale il 20 giugno si disputò una gara per professionisti reduci dal Giro d'Italia e dilettanti di varie province. Più precisamente la manifestazione consisteva in gare di velocità e di inseguimento a squadre, gare dietro motociclette e Giro d'Italia in pista. Al termine: ballo pubblico.


A Montichiari nel 2000, abbandonato il progetto di un nuovo velodromo nella zona delle cave di Campagnola di Manerba, venne dalla Amministrazione provinciale, soprattutto per iniziativa dell'assessore Alessandro Sala, avviata la costruzione di un velodromo scoperto per ciclismo su pista a fianco del Palageorge nella zona della Fiera.