VALERIO Davide

VALERIO Davide

(Brescia, 2 novembre 1892 - 2 gennaio 1957). Di Luigi e di Teresa Bellini. Commerciante, fu tra i più attivi promotori di attività sportive ed editoriali. Nazionalista convinto, nel 1915 è cassiere del Gruppo nazionalista bresciano. Volontario nella I guerra mondiale; consigliere comunale; nel 1918 è, con Cesare Allegri e Antonio Masperi, tra coloro che ricostituiscono la squadra di calcio del Brescia; nel 1920 fonda e dirige il settimanale "La Vedetta Sportiva", nel 1920 e nel 1922 è segretario del "Brescia football club" e tra i promotori della Associazione "Rumorosa". Dall'8 gennaio 1921 diventa segretario, oltre che azionista, de "La Sentinella", alla quale collabora per lo sport. Nel 1925 viene nominato Cavaliere della Corona di Italia per aver dato «giovanile baldanza a tutte le manifestazioni sportive della città». "La Sentinella Bresciana" il 4 gennaio 1925, in occasione della nomina, lo saluta come uno dei fondatori e più tenaci animatori del "Brescia Foot Ball". Nel dicembre 1925 morendo "La Sentinella Bresciana" di cui era amministratore, con disappunto del fascismo, espresso dal "Popolo di Brescia", il Valerio il 29 dicembre sacrificava anche "La Vedetta Sportiva". Politicamente impegnato, nel luglio 1945 è chiamato a far parte della Giunta Municipale di Brescia nelle file del Partito Liberale. Coniugato con Elisabetta Bazzoli, ebbe due figli, Alberto (v.) e Alessandro (1936), giornalista, che nel 1958 fondò e diresse "La Valtenesi" (v.).