TIRANDI Angelo: differenze tra le versioni

 
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TIRANDI Angelo

(Botticino M., 1829 - Brescia, 26 luglio 1909). Di Bortolo. Proprietario di un'osteria di Botticino Mattina. Il primo giorno delle Dieci Giornate venne da Tito Speri invitato a radunare uomini quanti più poteva. Egli trovò circa 40 volontari, coi quali si unì formando un drappello armato di fucili e spade dissotterrati da un campo, dove tali armi erano state nascoste. Lo Speri volle che nello stesso cortile dell'osteria del Tirandi le armi a fuoco fossero tutte provate, onde assicurarsi se erano buone; con un grande rischio, fecero tutti insieme una sola scarica. Con a capo lo Speri e il Tirandi, il nuovo drappello di volontari botticinesi si recò alla fabbrica dei cannoni, presso la strada per Rezzato, coll'ordine di fermare la corriera postale che doveva venire da Verona. Proseguendo per S. Eufemia, trovarono dodici cariaggi carichi di cibi, d'indumenti e denaro, che furono fermati e sequestrati, facendo prigionieri gli ufficiali e i militi che accompagnavano i cariaggi e trattenendoli nel palazzo Barboglio alla Bornata. I quaranta armati di Botticino, nello stesso giorno, raggiunsero Brescia, prendendo parte subito al combattimento di Torrelunga, nel quale il Tirandi si distinse per valore ed accortezza.