TIBALDI Antonio: differenze tra le versioni

[versione verificata][versione verificata]
m (una versione importata: Import volume XVIII)
 
Riga 1: Riga 1:
 
'''TIBALDI Antonio'''
 
'''TIBALDI Antonio'''
  
(Crema, 1828 - Brescia, 22 febbraio 1881). Agente di negozio, si trasferì a Brescia. Nel 1848 combattè e fu ferito a Castel Toblino e partecipò poi attivamente alle Dieci Giornate del 1849. Cospiratore tra i più attivi, con Speri, Biseo, Frigerio, Baresani, Bosio ecc., negli anni 1850-1852 fu tra i più attivi nella diffusione dei proclami e dei bollettini clandestini e nella sottoscrizione del prestito mazziniano. Nella sua casa di vicolo Sette Rovescio n. 3174 con accesso anche dal corsetto di S. Agata, ospitò il comitato direttivo insurrezionale. Coinvolto nel processo di Mantova, che vide la condanna a morte di Tito Speri nel 1853, venne arrestato il 23 ottobre 1852 e tradotto nelle carceri di S. Giorgio di Mantova dove rimase per mesi e dalle quali uscì nel 1853 per amnistia concessa dall'Imperatore. Nel 1859 e nel 1860 fu attivo nell'arruolamento di volontari. Aveva sposato Giuseppina Legnazzi (morta il 20 febbraio 1905) dalla quale ebbe Ignazio.
+
(Crema, 1828 - Brescia, 22 febbraio 1881). Agente di negozio, si trasferì a Brescia. Nel 1848 combattè e fu ferito a Castel Toblino e partecipò poi attivamente alle Dieci Giornate del 1849. Cospiratore tra i più attivi, con Speri, Biseo, Frigerio, Baresani, Bosio ecc., negli anni 1850-1852 fu tra i più attivi nella diffusione dei proclami e dei bollettini clandestini e nella sottoscrizione del prestito mazziniano. Nella sua casa di vicolo Sette Rovescio n. 3174 con accesso anche dal corsetto di S. Agata, ospitò il comitato direttivo insurrezionale. Coinvolto nel processo di Mantova, che vide la condanna a morte di Tito Speri nel 1853, venne arrestato il 23 ottobre 1852 e tradotto nelle carceri di S. Giorgio di Mantova dove rimase per mesi e dalle quali uscì nel 1853 per amnistia concessa dall'Imperatore. Nel 1859 e nel 1860 fu attivo nell'arruolamento di volontari. Aveva sposato Giuseppina Legnazzi (morta il 20 aprile 1905) dalla quale ebbe Ignazio.
 
   
 
   
 
  [[Categoria: Volumi_Enciclopedia_Bresciana]][[Categoria: Volume_18]][[Categoria: Lettera_T]][[Categoria: Volume_18 - Pagina_428]][[Categoria: Volume_18 - Lettera_T]]
 
  [[Categoria: Volumi_Enciclopedia_Bresciana]][[Categoria: Volume_18]][[Categoria: Lettera_T]][[Categoria: Volume_18 - Pagina_428]][[Categoria: Volume_18 - Lettera_T]]

Versione attuale delle 15:44, 23 set 2022

TIBALDI Antonio

(Crema, 1828 - Brescia, 22 febbraio 1881). Agente di negozio, si trasferì a Brescia. Nel 1848 combattè e fu ferito a Castel Toblino e partecipò poi attivamente alle Dieci Giornate del 1849. Cospiratore tra i più attivi, con Speri, Biseo, Frigerio, Baresani, Bosio ecc., negli anni 1850-1852 fu tra i più attivi nella diffusione dei proclami e dei bollettini clandestini e nella sottoscrizione del prestito mazziniano. Nella sua casa di vicolo Sette Rovescio n. 3174 con accesso anche dal corsetto di S. Agata, ospitò il comitato direttivo insurrezionale. Coinvolto nel processo di Mantova, che vide la condanna a morte di Tito Speri nel 1853, venne arrestato il 23 ottobre 1852 e tradotto nelle carceri di S. Giorgio di Mantova dove rimase per mesi e dalle quali uscì nel 1853 per amnistia concessa dall'Imperatore. Nel 1859 e nel 1860 fu attivo nell'arruolamento di volontari. Aveva sposato Giuseppina Legnazzi (morta il 20 aprile 1905) dalla quale ebbe Ignazio.