TEMPINI Luigi (3): differenze tra le versioni

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TEMPINI Luigi

(Capo di Ponte, 24 settembre 1911 - Brescia, 25 aprile 1959). Figlio di Egidio (v.), farmacista. Laureatosi nel 1935 a pieni voti in Medicina presso l'università di Pavia e conseguita a Genova l'abilitazione all'esercizio della professione, si specializzò in malattie del tubo digerente, sangue e ricambio nel 1937 (a Pavia), ed in patologia del sistema respiratorio l'anno seguente (a Padova). Direttore delle sezioni dispensariali di Manerbio-Ghedi e Lonato, passò nel 1939 medico direttore di sezione dispensariale presso il Consorzio antitubercolare di Brescia. L'anno dopo assunse la direzione delle sezioni dispensariali di Darfo-Edolo e Chiari, nonché l'incarico di medico direttore del reparto sanatoriale dell'ospedale civile di Darfo, esplicando un'opera "particolarmente meritevole di lode durante l'ultimo anno di guerra e nel periodo post-bellico, in cui si era fatta più acuta la necessità del ricovero e dell'assistenza dei tubercolosi reduci dalla guerra e dai campi di prigionia". Nel corso del secondo conflitto mondiale prestò servizio sul fronte russo (nel VI ospedale di riserva in Karchov), con il grado di sottotenente medico aggregato all'Armir (1942-43). Nel 1956 entrò nella vice direzione del dispensario centrale del Consorzio provinciale di Brescia divenendo anche responsabile della sezione T.B.C. Utilizzando una copiosa mole di bibliografia specialistica, ha mandato alle stampe una decina di contributi scientifici sulla vitamina C (in collaborazione con il professor Roberto Casazza dell'università di Pavia), sulle disfunzioni dell'apparato digerente e sull'infezione tubercolare, apparsi nell'"Archivio dell'Istituto biochimico italiano", nel "Bollettino della Società medico-chirurgica bresciana", nel "Giornale italiano della tubercolosi", nelle riviste "Il progresso medico" e "Il policlinico". Il 23 ottobre 1949 partecipò al convegno dei medici camuni per la lotta contro la tubercolosi (promosso dalla Commissione amministratrice degli Istituti Sanatoriali della Croce di Salven di Borno) con la dotta relazione "Sulla cura antibiotica della tubercolosi polmonare".