TELLAROLI Francesco

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TELLAROLI Francesco

Sec. XVIII. Decoratore poco conosciuto ma "buon pittore" lo definisce Fausto Lechi. Predilige la decorazione di fiori, tinti pergolati, festoni. Lavora spesso con Giuseppe Teosa in palazzi e case di Brescia e provincia. Nel 1789 decorava la sala di "reggenza" dell'Accademia degli Erranti che aveva sede nell'attuale Ridotto del Teatro Grande e che corrisponde al locale oggi adibito a caffè. Sondaggi compiuti da Romeo Seccamani nel 1987 hanno portato alla luce nel soffitto, il medaglione e nelle pareti altri elementi pittorici. Nel 1790 dipinge sale al primo piano di palazzo Averoldi in via Moretto 12. Probabilmente negli stessi anni lavorava con il Teosa a decorare le belle sale di palazzo Poncarali di via Moretto 64 ora Carpani Glisenti. Nel 1792 collaborava con il Teosa e il Gandini alla realizzazione di notevoli grandi affreschi di villa Negroboni di Gerolanuova eseguendo nel magnifico salone centrale della villa, come scrive Fausto Lechi, "una bella decorazione in chiaro e scuro a fondo azzurrognolo attorno a due specchiere a colori di toni bassi negli spicchi tra le nervature, ma tutto in perfetta armonia". Di vasi di fiori, festoni, finti pergolati dipinge la galleria e parecchie stanze di Castelgonella di Brandico. Decora a fiorami due ampie sale e altri ambienti di villa Fenaroli a Corneto di Rodengo Saiano, e la volta di due sale del castello di Drugolo a Lonato. Nel 1806 con Giuseppe Teosa decorava la sagrestia di Paderno.