SONCINI Ippolito: differenze tra le versioni

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Versione delle 10:08, 25 apr 2020

SONCINI Ippolito

(Brescia, 9 gennaio 1544 - Pievedizio, 14 settembre 1593). Del nob. Giov. Battista e della nob. Maddalena Foresti. Intraprese la carriera delle armi e combatté nelle Fiandre (nel 1569 fu ad Anversa) ed in Sicilia. Dal 1571 al 1575 fu al servizio del Duca di Medina come Governatore di Modica e di altri suoi feudi in Sicilia. Nel 1572 fu ricevuto senza voti nell'Ordine di Malta. Andrea Francesconi gli dedicò un'ode in latino di 81 versi (stampata in Alessandria nel 1590). Da Lucrezia Mangiavacca ebbe 9 figli: mons. Antonio (1579 c.) (v.), Faustina (n. 1582 c.) in Maggi, Laudomia (n. 1583 c.) nubile, Maddalena (1584-1651 moglie del nob.Gabriele Fenaroli q.Mario), Ippolita monaca in S.Spirito col nome di suor Giustina, Fausto (1592) (v.) Lettore di leggi, Pietro (1585-1639) nobile Consigliere dal 1620, Giov. Battista (1587-1668) nobile Consigliere dal 1622 ed infine Ippolito, nato postumo nel 1594, che fu giudice di collegio e nobil Consigliere dal 1625. Fra il 1578 ed il 1593 comprò 151 piò e case in Pievedizio dove dimorò. Per la storia del ramo di Ippolito vedasi il manoscritto queriniano (L.I.19) di Angelo Maria Franchi e la busta Soncini presso l'archivio di Stato di Brescia (archivio dell'Ospedale Maggiore).