SCHOLAE CANTORUM

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SCHOLAE CANTORUM (Scuole di cantori o di canto)

Se ne attribuisce l'istituzione a S. Gregorio Magno con lo scopo di insegnare e diffondere le melodie liturgiche da lui fatte raccogliere nell'Antifonario e delle quali aveva disciplinato l'uso. Era composta da un coro di ragazzi scelti per le loro belle voci, ai quali si dava un'istruzione non solo liturgica, ma anche letteraria completa; essi potevano giungere fino a ricevere gli Ordini minori. Venne poi variamente chiamato coro, cappella istituita soprattutto presso le cattedrali vescovili e i capitoli canonicali e gli stessi monasteri con una diffusione sempre più larga nei sec. XVII-XVIII, specie con la musica polifonica. Con la riforma ceciliana riacquistò l'originaria funzione di ripristino della musica sacra gregoriana compresa nella sua funzione soprattutto liturgica.


La prima Schola Cantorum in Italia nell'ambito della rinascita della musica sacra sorse a Milano nel 1875 promossa da don Guerrino Amelli e venne intitolata a S. Cecilia. Alla diffusione delle Scholae Cantorum specialmente parrocchiali diedero notevole impulso nella seconda metà dell'800 l'organizzazione oratoriana e la Federazione Giovanile Leone XIII, fondata nel 1902. Vennero organizzate anche rassegne diocesane, regionali e nazionali. Molte le Scholae che si distinsero, istruite e dirette da musicisti di fama.


Nei primi decenni del secolo XX rilievo ebbero in città le Scholae Cantorum di S. Alessandro, della quale fu animatore il maestro Isidoro Capitanio, dell'Istituto Pavoni, dell'Oratorio salesiano. In provincia nel 1904 don Luigi Maccabiani fondava la Schola di Prevalle S. Zenone, nel settembre 1905 nasceva una nuova Schola a Manerbio diretta da Giovanni Bonetti; nello stesso anno otteneva successi la Schola di Pisogne diretta da don Luigi Corti; nel 1906 quella di Salò diretta da Arturo Baronchelli, imitata in Riviera da altre. Sempre nei primi anni del secolo nacquero le Scholae di Nozza (don N. Mancia e E. Leali), Bagolino (Pietro Schivalocchi), Sale Marasino (G. Baruzzi), Goglione sotto (don Luigi Maccabiani), Sarezzo, ecc. Nel 1923 debuttava, sotto la guida di don Pietro Laini, la Schola di Darfo. Momenti di successo dagli anni '30 agli anni '60 ottenne la Schola Cantorum o cappella del Seminario di Brescia, promossa dal can. Giuseppe Gallizioli e potenziata da mons. Giuseppe Berardi. Sotto la sua guida vinse nel 1964 la Rassegna di Loreto. Numerose Scholae ripresero vita o nacquero nel secondo dopoguerra. Fra le molte quella degli Sfrattati di don Giacomo Vender, di Castrezzato diretta da don Arturo Moladori, risuscitata poi dal M°. Angelo Treccani. Notevole la presenza di Scholae come quella di Cristo Re e poi del Villaggio Prealpino diretta da don Nicola Pietrogiovanna. Più recentemente si preferisce la denominazione di corale a quella di Schola.