SCHIVARDI Antonio (2)
SCHIVARDI Antonio
(Corteno, 2 ottobre 1910 - Santicolo, 14 agosto 1944). Di Girolamo e di Teresa Bertuzzi. Maestro elementare, insegnò a Corteno e in altri comuni. Fu sergente della sanità militare nella guerra d'Africa e nelle campagne di Grecia, Albania e in Croazia, dove fu anche insegnante. L'8 settembre 1943 mentre era in servizio al 3° battaglione di sanità dislocato a Brescia si sottraeva alla cattura e ritornato a Corteno si diede presto all'attività clandestina. Partigiano delle Fiamme Verdi della brigata Tito Speri e l'Aprica (VII settore) nel febbraio 1944 riusciva a riportare da Novara a Corteno le reclute cortenesi e nel maggio, mentre la sua casa veniva devastata, formava un distaccamento partigiano. Il 16 giugno con "Leone" e "Tino" faceva saltare dodici metri di strada su roccia all'Aprica; il 25 attaccava la caserma di Edolo. Con l'estate il suo gruppo, stanziatosi sull'Alpe di Trevigno, diventa il C13 che si trasforma poi in Brigata Alta Valle al suo comando, quando la Brigata "Tito Speri" si trasforma in Divisione. Il 14 agosto 1944 con l'intento di catturare militari tedeschi da scambiare con partigiani a loro volta caduti in mano nemica, sopraffatto dal sopraggiungere di forze inaspettate, rimasto solo, deciso a non arrendersi, cercato un riparo, sparò sui tedeschi fino all'ultimo colpo. Crivellato dalle pallottole nemiche, il suo corpo venne gettato in una stalla alla quale venne appiccato il fuoco. Al suo nome venne intitolata la brigata "Alta Valcamonica" della Divisione Fiamme Verdi e alla memoria gli venne assegnata la medaglia d'oro al v.m. con la seguente motivazione: «Organizzatore del primo gruppo partigiano in alta Valle Camonica, partecipava con magnifico ardore a tutte le azioni. Incaricato di effettuare un colpo di mano contro automezzi nemici, compiva da solo la missione catturando tre ufficiali nazisti. Sopraggiunti improvvisamente alcuni automezzi tedeschi, rifiutava di arrendersi ed apriva il fuoco fino ad esaurimento delle munizioni. Completamente accerchiato, ad una nuova intimazione di resa, rispondeva fieramente lanciandosi contro il nemico con l'arma adoperata come una clava, finché veniva stroncato da una raffica di mitraglia. Spirava consacrando col suo sacrificio la gloria delle Fiamme Verdi - Alta Valle Camonica, 15 agosto 1944».